Canoni demaniali: la rottura nella Conferenza Stato-Regioni danneggerà il settore turistico

Redazione Nove da Firenze

FIRENZE- “Il Governo ancora una volta non ha ascoltato la richiesta unanime delle Regioni di far slittare al 2005 la rivalutazione dei canoni secondo una manovra rivista ed ha deciso di tirare dritto proponendo l’aumento del 250% dei canoni demaniali” sottolinea l’assessore alla programmazione, alle finanze e alle politiche del mare Marco Montemagni, commentando la rottura delle trattative avvenuta, in sede tecnica di Conferenza Stato-Regioni, nell’incontro di oggi a Roma. “La stangata – aggiunge - colpisce un’intera categoria ed inevitabilmente andrà a riversarsi sulle tariffe e, quindi, su turisti e clienti”.
“Siamo di fronte ad una proposta inaccettabile e il 17 giugno in sede di Conferenza Stato-Regioni il nostro parere contrario sarà ufficializzato al governo a cui chiediamo con forza di ritornare indietro dalle proprie posizioni – prosegue l’assessore – Una decisione grave ed unilaterale quella del governo, che avrà effetti pesanti su un settore strategico per l’attività turistica italiana e sui bilanci, già così provati, delle famiglie italiane.

Si tratta di un aumento indiscriminato che colpisce e penalizza indifferentemente tutti gli utilizzi turistico-ricettivi del demanio marittimo”. “L’applicazione indiscriminata della misura – conclude l’assessore Montemagni –colpisce ulteriormente le nostre imprese turistiche in un periodo di crisi come l’attuale e, in definitiva, contribuisce a rendere meno attraente la ‘destinazione Italia’”.