Storia dello Spedale degl'Innocenti, dell’assistenza all’infanzia e all’arte sacra

Redazione Nove da Firenze

L’immenso patrimonio artistico, monumentale e storico dell’Istituto degli Innocenti, conservato dal 1419, anno della fondazione dello Spedale, sarà valorizzato e adeguatamente sistemato così da offrire a Firenze un nuovo museo dedicato all’infanzia e alla sua storia.
Grazie alla collaborazione della Soprintendenza per i Beni Architettonici ed il Paesaggio e per il Patrimonio Storico Artistico e Demoetnoantropologico di Firenze Pistoia e Prato, l’Istituto ha elaborato il progetto di massima del nuovo “Museo degli Innocenti”, che, dall’acronimo, prenderà il nome di “MUDI”.



Il MUDI, raccontato anche in un audiovisivo realizzato grazie alla collaborazione di Aida srl, nasce con obiettivi ambiziosi. Punta a sviluppare l’attuale percorso museale degli Innocenti, tutelando il patrimonio monumentale attraverso il restauro e il recupero di opere e spazi al momento non accessibili al pubblico. Ma nasce anche per raccontare la storia dei fanciulli e dell’assistenza che qui è stata loro offerta per secoli. Al tempo stesso vuole aprire alla città e ai suoi visitatori un nuovo centro di iniziative culturali e attività didattiche particolarmente rivolte ai bambini.

E questo servirà anche a portare nuova vita in piazza della Santissima Annunziata, troppo spesso condizionata dal degrado.

La realizzazione del MUDI comporterà una serie di interventi, articolati in cinque anni, che aumenteranno la superficie museale e dei servizi da 350 a 1500 mq, per un valore complessivo di 4.578.000 Euro. Gli interventi riguardano la realizzazione di: opere murarie, un ascensore, impianti, allestimenti delle nuove sezioni del museo e il restauro di varie opere e oggetti.

L’Istituto ha già stanziato per il MUDI 1.380.000 Euro del proprio bilancio, provenienti da recenti alienazioni immobiliari. E ha poi chiesto che il progetto venga inserito tra le proposte della Soprintendenza al Ministero per i Beni e le Attività culturali, nell’ambito dell’accordo di programma tra Ministero e Regione Toscana 2004 – 2006.
All’attuale progetto di massima farà seguito un progetto museologico di dettaglio.

Entro due anni l’attuale Galleria sarà potenziata con nuove opere restaurate, un nuovo allestimento (che recupererà i contenuti artistici e storici del primo museo del 1890) e nuovi impianti per clima e luci che miglioreranno conservazione e fruizione.

Accanto alla Galleria sarà aperta la nuova sezione di arte sacra e devozionale, in quattro sale dell’antico Coretto della Chiesa, restaurato e recuperato dopo secoli di abbandono. Da qui sarà possibile ammirare le capriate originali brunelleschiane della chiesa, ora nascoste dalla ristrutturazione settecentesca.

Per questo intervento sono già in corso le procedure per l’assegnazione dei lavori che inizieranno entro l’anno, in coincidenza con l’apertura dei cantieri per la sistemazione del terzo piano dell’edificio (ora chiuso).
Gli altri interventi, da attuarsi entro il 2006, riguardano l’apertura di un nuovo ingresso per il museo e le attività culturali e convegnistiche.

Qui sarà creata un’area di servizi con un desk per informazioni e prenotazioni, una caffetteria e un bookshop i cui ricavi contribuiranno a finanziare i progetti assistenziali dell’Istituto. Accanto, nell’antico refettorio delle donne, già restaurato e contiguo agli spazi della Ludoteca centrale, troveranno posto le aule per le attività didattiche, con supporti multimediali, e una sezione di Storia dello Spedale degli Innocenti e dell’assistenza all’infanzia. Dal piano terreno il percorso del MUDI condurrà alla Galleria e alla nuova sezione di Arte sacra attraverso lo scalone monumentale e un nuovo ampio ascensore.

E da qui raggiungerà il Verone, il panoramico loggiato che offre una splendida vista su Firenze.

Si sta inoltre progettando uno spazio espositivo specifico per le opere d’arte moderna e contemporanea, attualmente collocate negli uffici dell’Istituto, come: la collezione Ottocentesca di ritratti dei benefattori, la collezione Guglielmo De Sanctis di ritratti e quadri a soggetto storico e varie donazioni di artisti contemporanei quali Panayotis Tetsis e Sergio Scatizzi.

Per il completamento e il consolidamento del progetto del MUDI l’Istituto degli Innocenti chiede l’attenzione e il sostegno delle istituzioni e della società civile perché, ancora una volta, concorrano a condividere un disegno di civiltà di Firenze.