Euroforum Firenze presenta il 3° incontro del ciclo “L’Europa nell’età dell’insicurezza”

Redazione Nove da Firenze

Si diceva che l’euro avrebbe dovuto rappresentare un grande passo in avanti per l’Europa.
Oggi, a due anni dalla sua introduzione, molti italiani maledicono la moneta unica attribuendogli la totale responsabilità dello scioccante aumento dei prezzi. Ma è solo colpa dell’euro? Ma soprattutto, non si poteva evitare che i commercianti strumentalizzassero il nuovo conio a loro favore? Che ruolo hanno avuto i governi in tal senso?
Nostalgia della lira… ma soprattutto crescita economica tutt’altro che soddisfacente, nonostante una maggiore integrazione a livello pratico.
Nell’era in cui le scelte prettamente politiche sembrano dominare gli scenari internazionali, non dovremmo costruire una vera e propria struttura istituzionale in grado di gestire la politica economica comunitaria donando meno energie agli aspetti puramente economici?
Con l’estensione del Mercato Unico e l’impulso alla delocalizzazione delle imprese, i paesi dell’ovest Europa hanno paura di perdere i privilegi sin qui acquisiti, i paesi dell’est temono di precipitare in un’ulteriore dipendenza.

Quale delle due ipotesi si verificherà? E’ utopistico conciliare le esigenze di tutti i Venticinque?

Interverranno:
Sergio Ceccuzzi, presidente di Confindustria per la Toscana, vice presidente della Europa Metalli – LMI, discuterà sui possibili vantaggi offerti dall’unificazione economica, sulla delocalizzazione e su eventuali chiusure di alcune imprese.
Francesco Giavazzi, professore di economia politica alla Bocconi, consulente economico del Presidente della Commissione europea e pubblicista del Corriere della Sera, Sole24Ore e altre testate, darà una valutazione delle politiche economiche attuali dell’Ue e indicherà le sfide da affrontare.
Alessio Gramolati, Segretario Generale della Camera del Lavoro di Firenze, ha partecipato alla riconversione dell’industria militare (Galileo, Sma) verso produzioni civili.
A lui il compito di difendere contemporaneamente gli interessi dei lavoratori sia italiani che dei nuovi Stati membri.
Piero Tani, già ordinario di Economia Politica all’Università di Firenze, modererà la discussione.