E' in corso la riunione del tavolo di concertazione sul bilancio di Palazzo Vecchio, convocato dal vice sindaco Matulli
Il Bilancio previsionale 2004 del Comune di Firenze è oggetto oggi pomeriggio di una riunione (tavolo di concertazione) in Palazzo Vecchio con le categorie economiche e le parti sociali.
Nell’occasione CNA Città di Firenze ritiene opportuno ribadire l’importanza della scelta effettuata lo scorso anno tra i diversi attori istituzionali e non della città verso una governance attiva e condivisa che produca risultati concreti ed immediati sia per un risanamento dello squilibrio di bilancio che per una equa redistribuzione dello sviluppo e degli investimenti.
Serve, però, secondo CNA, una concertazione vera che nel corso dell’anno abbia 3-4 momenti di verifica e di approfondimento, non un unico appuntamento annuo, magari, a pochi giorni dall’approvazione del bilancio da parte del Consiglio Comunale.
"Solo così sarà possibile e realistico parlare di concertazione -afferma Roberto Ciulli, Presidente CNA Città di Firenze- di vero e proprio scambio e confronto di opinioni, di professionalità ecc.
fra i diversi attori privati e la parte pubblica.
L’Amministrazione Comunale di Firenze, per l’anno 2004, presenta un bilancio che mantiene pressoché inalterato il livello delle tasse e delle tariffe: è un dato che apprezziamo ed è molto significativo, visti i tempi che corrono, ma…il cerino è e rimane ancora saldamente nelle mani dell’Amministrazione Comunale. E non può essere altrimenti, considerati i riferimenti e i dati cronici e inflessibili che hanno contraddistinto e condizionato l’anno 2003 e le prospettive per il 2004: la popolazione residente in caduta verticale, oramai ai minimi storici; la pressione fiscale tra le più alte d’Italia, che invece di diminuire, aumenta ancora (gli aumenti del 2003 della Tarsu con oltre l’ 11,5% hanno addirittura superato il costo globale del servizio… e per il prossimo passaggio da tassa a tariffa, cioè TIA, cosa succederà ?); la previsione dell’incremento delle multe e la scarsa comunicazione istituzionale sugli effetti del telepass incideranno non poco sui conti delle famiglie fiorentine ; lo sbilancio è progressivamente raddoppiato in poco più di 2 anni.
Occorre per il futuro a partire da questo esercizio, a parere di CNA, una manovra che dovrà forzatamente orientarsi su una diversa ed incisiva politica di maggiore esternalizzazione dei servizi e di razionalizzazione dei centri di spesa.
Partendo da una riflessione- non più rinviabile- ad esempio- sui piani industriali e le strategie delle aziende partecipate ed ex municipalizzate, sul grado di acquisizione di competitività sul mercato, sul processo di societarizzazione delle spa aziendali.
Così come è giusto mettere a disposizione dei comuni limitrofi gli strumenti che Firenze ha a disposizione, per costruire nei fatti la Città Metropolitana, partendo- come hanno ricordato il Sindaco Domenici e il Vice Sindaco Matulli in un recente convegno- dalle esigenze del territorio e non sulla base di ingegnerie istituzionali.
Una concertazione sul risparmio e sul miglior utilizzo dei mezzi e delle risorse pubbliche, dai rifiuti al traffico, all’ambiente, alla difesa del suolo, alla pianificazione territoriale, ai servizi della grande distribuzione, gli orari, il tempo libero.
Un bilancio comunale che abbia però direttrici e capitoli di entrata e di uscita di proiezione sovracomunale con società ed aziende a forte capitalizzazione che possano competere nel mercato globale ed assicurare livelli ottimali e servizi efficienti ai cittadini e alle imprese del territorio.
Nonostante i freni sul federalismo fiscale e i punti di criticità riscontrati nella politica finanziaria del Governo centrale, che non consentono la definizione di una reale autonomia dei flussi e una certezza delle risorse da destinare agli enti locali, una città come Firenze, oggetto di attrattività culturale e turistica di respiro internazionale, non può essere trattata alla stessa stregua di altre realtà del paese: serve una legge speciale per Firenze; serve un processo di aggregazioni e di sinergie culturali, scientifiche e sociali che si ritrovino ad un unico tavolo per rilanciare in Italia e nel mondo questo grande bene dell’umanità.
Apriamo subito un confronto ed un capitolo specifico della concertazione su questi temi; cogliamo l’occasione del tavolo per mettere a confronto le diverse posizioni e stabilire per il 2004 una nuova stagione di incontro fattivo tra pubblico e privato, per una migliore efficienza e competitività dell’intero sistema-Firenze".