Viva l'Italia: cinque giovedì al Teatro Aurora di Scandicci (Fi), per percorrere gli ultimi 60 anni della nostra storia attraverso la narrazione, l’emozione, la provocazione, l'rriverenza e l’ironia

Redazione Nove da Firenze

“Viva l’Italia” (Il teatro dello stivale), cinque giovedì al Teatro Aurora di Scandicci, per percorrere gli ultimi 60 anni della nostra storia attraverso la narrazione, l’emozione, la provocazione e l’ironia. Lo spirito nazionale rappresentato, con chiavi di lettura assai diverse tra loro, da nomi significativi del panorama nazionale: Davide Enia e Ascanio Celestini, entrambi recenti premi Ubu come rivelazioni del teatro italiano, ci raccontano rispettivamente l’epica e la mitologia del calcio e quella più aspra della fabbrica.

Antonio Rezza, portatore sano di delirio scenico, presenta l’ultimissimo lavoro, in anteprima toscana, provocatorio, irriverente, al limite della censura; e Ugo Chiti, autore ai vertici della scrittura e della regia teatrale, con la sua Arca Azzurra traccia i confini lasciati sul terreno dalla violenza nazi-fascista e dalla Resistenza, oggi ancora al centro della polemica politica; e infine Paolo Hendel che, con l’abituale sferzante ironia, rimescola le carte dell’attualità politica (non solo italiana).


Come siamo cambiati in questi ultimi sessanta anni? Come sta oggi l’Italia? Questi i fondamentali della rassegna per parlare al cuore e all’intelligenza di una comunità scossa da polemiche, lacerazioni e scontri.
Viva l'Italia invita a ripercorrere la nostra Storia dalla Liberazione (Quattro bombe in tasca) ai giorni nostri (Fotofinish in bianco e nero e W l’Italia), passando per il periodo dell'industrializzazione, che ha contrassegnato i nostri anni '60 e '70 (Fabbrica) e arrivare a cuntare la vittoria ai mondiali dell’ ‘82 (Italia Brasile 3 a 2).
Il teatro, quello fatto bene (quello con gli stivali), è arte in grado di aiutarci a svelare la trama di rapporti e pensieri apparentemente dispersi nel caos del nostro tempo; è strumento potente per ricordarci cosa conta e cosa è contato davvero; il teatro è tempo sottratto alla velocità, tempo da dedicare a noi stessi.
Viva l’Italia come canto all’ottimismo della volontà, ai valori della nostra Costituzione e al coraggio di andare anche controcorrente.


L’iniziativa, promossa dal Teatro Studio in un altro spazio cittadino come il cinema-teatro Aurora, ha coinvolto per la campagna promozionale le varie realtà culturali, sociali ed economiche della città, radicandosi come evento nato e cresciuto a Scandicci da proiettare però anche al di fuori dei suoi confini.