Simoni:" La promozione è possibile. Bisogna battere la Fiorentina e convivere con i nostri problemi"
Ecco le ultime da Napoli nell'articolo del collega Vittorio Raio de "Il Mattino" on line: «Se batteremo la Fiorentina, farò salti di gioia perché avremo conquistato undici punti in sette partite. Quattro punti in più rispetto alla media precedente di un punto a gara, ma, soprattutto, una buona base per rituffarci nella lotta dopo le festività natalizie, avendo buone possibilità di riaprire il nostro campionato e di centrare il traguardo». Simoni cerca di cancellare la sconfitta a Catania proiettandosi immediatamente sul big-match con la Fiorentina, la prima delle ultime quattro gare dell’andata che, sulla carta, non appaiono proibitive: Fiorentina, Bari, Genoa e Albinoleffe.
Simoni l’ha fatto durante i trenta minuti di discorsetto alla squadra. Si ripete quando parla ai giornalisti: «Bisogna dimenticare Catania o ricordare lo stop soltanto per evitare di ripetere gli stessi errori». Quali? Simoni li elenca, non dimenticando di sottolineare il motivo delle sue scelte: «È stata una domenica-no per il Napoli. Soprattutto il nostro primo tempo è stato contrassegnato da un gioco poco ordinato. Eravamo appesantiti, lenti. Ho schierato una squadra che cercasse il possesso del pallone, di giocarlo.
Invece, abbiamo subìto il contropiede degli avversari e non abbiamo creato opportunità. Loro volevano la vittoria più di noi...». Più del Napoli che deve recuperare posizioni? «Non sempre riesce quello a cui punti. E pensare che abbiamo preso gol quando, visto che correvamo rischi in contropiede, ho schierato un centrocampista in copertura! Abbiamo perso giustamente anche se...». Simoni si ferma, riflette e fa una giustissima osservazione: «Non ce l’ho con Cruciani, ma è un arbitro un po’ inesperto.
In tivvù ho avuto la conferma che i due rigori per noi c’erano. Mi squalificheranno, ma io non posso non dire che la scelta dell’arbitro non è stata felice. Il problema è che quando certi dirigenti parlano, producono danni al calcio». Simoni crede nella rimonta. «A Napoli è tutto più bello ed è tutto più difficile. Ci si esalta (sembrava che Floro Flores fosse da Nazionale solo due settimane fa) e ci si deprime (ora, c’è chi chiede di vendere Floro Flores) con troppa faciltà. A Napoli, se non si hanno personalità ed un carattere forte, si può restare frastornati dalla serie di problemi quotidiani.
Bisogna convivere con situazioni precarie. Sì, ho un po’ paura perché non so se la squadra riuscirà a reagire, a non spaventarsi per i tanti problemi. Ora, c’è anche quello dei calciatori che non vogliono venire perché non ci sono soldi: io so che è un onore venire a Napoli e che non ci sono soldi ovunque, anche ad Ancona, non solo nel Napoli. Il presidente ha detto che i calciatori lo stipendio devono guadagnarselo sul campo? Non giudico quanto lui dice. Era un po’ deluso, ma Naldi è una brava persona, non offende gli altri.
Sono certo che i ragazzi sapranno riscattarsi con la Fiorentina, in una gara fondamentale per il nostro futuro». Ieri sera, Naldi, intervenendo con Simoni al circo Orfei, in occasione della premiazione dei ragazzi ricoverati al Santobono e al Cardarelli, ha assicurato che «la mia è una società che i problemi li risolve. Sempre. I tifosi sono arrabbiati? Io lo sono più di loro: ecco perché sto lavorando per un roseo futuro, anche per i duecento ragazzi del settore giovanile. Un futuro che sia migliore del recente passato».
AS