Natale 2003: la città per la cultura
100 iniziative fra mostre, concerti, teatro, danza e percorsi architettonici

Redazione Nove da Firenze

"Ancora una volta l'Amministrazione Comunale propone ai cittadini un'ampia offerta di eventi culturali per concludere il 2003 con la musica, la danza, le mostre, la produzione artistica contemporanea, i percorsi per conoscere le architetture della nostra città, i libri, i musei; tutte quelle cose che danno un senso al nostro vivere, al trascorrere del tempo. Un'occasione, un contributo a costruire il senso profondo della nostra vita. Nonostante la difficile questione finanziaria sia complessa per tutti, abbiamo preferito limare i contributi ma senza tagliare le iniziative".

Così l'assessore alla cultura Simone Siliani presenta "Natale 2003. La città per la cultura". Dal 28 novembre al 13 gennaio 2004 il Natale a Firenze offrirà numerose opportunità. I "Concerti di Natale", "Florence Dance festival", "Versiliadanza", "Can Go", "Coda di Lupo", "Firenze e il Novecento", "Mostre", "Archivio Giovani Artisti", "Il libro in Piazza". In particolare, dal 6 dicembre al 6 gennaio 2004 sarà possibile visitare alcune delle più importanti mostre cittadine a tariffe ridotte presentando alle biglietterie uno speciale coupon che sarà distribuito alla cittadinanza.

Complessivamente, la spesa per il Natale 2003 che conta quasi cento appuntamenti, ammonta a 180.000 € e quest'anno il numero delle iniziative è leggermente superiore al 2002. "Si tratta di un cesto natalizio di offerte culturali molto ricco - ha proseguito l'assessore Siliani - dove i concerti sono tutti ad ingresso libero, su invito (ad eccezione del primo del 29 novembre) per garantire una proposta culturale aperta a tutti, anche agli ultimi. Nonostante il periodo sia stato segnato da avvenimenti tragici sulla scena internazionale, se ci chiudessimo a riccio non offriremmo un buon servizio né alla città e né al percorso di pace nel mondo.

Ci deve essere invece un'apertura, soprattutto in questa fase dove c'è qualcuno che spinge per diffondere la paura".