Sì al bilancio di Toscana Promozione
Approvato dal Consiglio regionale il bilancio di esercizio 2002 di Apet, l’Agenzia regionale per la promozione economica della Toscana, che è stata recentemente ribattezzata Toscana promozione. Il provvedimento ha ricevuto i voti favorevoli della maggioranza e quelli contrari del centrodestra. Il conto consuntivo dell’esercizio finanziario 2002 Apet presenta un’attività di 14.981.052 euro, una passività di 14.326.204 euro, un utile di esercizio di 198.011 euro. Toscana Promozione ha numerosi compiti.
Si occupa innanzi tutto del settore promozionale, con l’organizzazione di fiere, workshop, incontri con i giornalisti ecc. Nel 2002 sono state 268 le iniziative di questo tipo organizzate, il 50% in più rispetto all’anno precedente. Inoltre l’agenzia ha il compito di gestire i bandi comunitari finalizzati ad attività di internazionalizzazione. L’anno scorso i progetti esaminati sono stati 277, per un totale di quasi 5 milioni di euro di finanziamenti distribuiti alle imprese toscane. Ancora, Toscana Promozione supporta la Regione nel settore della cooperazione internazionale, e all’agenzia fa capo anche lo sportello regionale per l’internazionalizzazione delle imprese.
L’attrazione di investimenti esteri, comunemente conosciuta come marketing territoriale, e il tentativo di dare un’immagine definita della Toscana sono altre due funzioni che si è cercato di svolgere attraverso road-show nelle capitali estere e la partecipazione ad eventi nazionali e internazionali come il Bit. Secondo Loriano Valentini (Ds) presidente della Commissione attività produttive, che ha illustrato il provvedimento all’aula, il bilancio conferma il valore di Toscana promozione come unico strumento di promozione della nostra economia, anche alla luce del fatto che dal 2001 al 2002 le iniziative dell’agenzia hanno avuto un incremento del 43%.
“Adesso dobbiamo concentrare gli sforzi per qualificare sempre di più l’attività di Toscana promozione – ha detto Valentini – e intraprendere azioni positive affinchè aumenti il livello di condivisione da parte della società toscana su questo organismo”. Attualmente, infatti, il 74% delle risorse dell’agenzia provengono dalla Regione, e solo il 26% da altre fonti.