No ai condoni edilizi davanti alla Prefettura, in Via Cavour venerdì 19 settembre - ore 12.00

Redazione Nove da Firenze

Firenze- Il Consiglio regionale ha approvato la mozione “La Toscana contro il condono edilizio”, presentata dal gruppo dei Democratici di Sinistra, firmata dai consiglieri Nicchi, Bussolotti, Lippi e Simonti, con i voti favorevoli della maggioranza e di Rifondazione Comunista, voto contrario dei gruppi di centro destra. Nella mozione si chiede alla Giunta regionale di contrastare la possibilità di un nuovo e grave condono edilizio e, qualora gli intendimenti annunciati dal Governo fossero adottati, a presentare formale ricorso alla Corte Costituzionale di concerto con le altre regioni italiane; ad adottare provvedimenti che annullino nel territorio regionale gli effetti del condono sul piano amministrativo; ad operare insieme agli enti locali una scrupolosa vigilanza affinché in questa fase non vi siano fenomeni di abusivismo sollecitati dall’annuncio del condono.

Si ricorda inoltre che l’ultimo condono edilizio, operato nel 1994, fece registrare un picco di ben 83 mila edifici costruiti illegalmente, quantità poi notevolmente diminuita negli anni successivi. “Il condono edilizio è una misura che giustifica l’illegalità - ha detto Marisa Nicchi (DS) illustrando la mozione- nei comportamenti dei cittadini, favorisce l’imprenditoria che fa uso di lavoro nero a scapito di quella onesta, può facilitare l’utilizzo di denaro illecito o di dubbia provenienza, costringe i comuni a realizzare onerose opere di urbanizzazione, abbatte qualunque criterio di corretta pianificazione del territorio e, soprattutto, incentiva e rende lecite gravissime ed irreversibili ferite all’ambiente.

Per questo pieno sostegno alle iniziative intraprese dal Presidente Martini per opporsi all’annunciato condono.” “ Una grande preoccupazione per le ipotesi di condono edilizio, un pericolo grave per l’ambiente ed il territorio - esprime Erasmo D’Angelis (La Margherita) - pertanto un voto favorevole alla mozione. Il Governo interviene pesantemente su una materia sulla quale le regioni hanno la competenza pressoché esclusiva.” D’Angelis ha ricordato che la Regione Toscana ha improntato correttamente la sua legislazione in materia urbanistica alla sostenibilità ambientale coniugata alla semplificazione delle procedure in materia di edilizia; la Toscana richiede politiche virtuose e la tutela del territorio, per questo deve arrivare un no deciso alla proposta pericolosa del Governo Berlusconi.

Jacopo Ferri (Forza Italia) ha dichiarato il voto contrario del centro destra alla mozione presentata ricordando che il provvedimento, annunciato dal Governo, si rende necessario per reperire risorse ulteriori; inoltre la mozione ed il disegno di legge, annunciato da Martini, sembrano prematuri e seguono soltanto una logica di strumentalizzazione politica non essendo ancora stato presentato il provvedimento nei suoi dettagli. “Una proposta indegna che distrugge il paese ed il territorio – secondo Fabio Roggiolani (Verdi) - e un modo di operare da paese arretrato che premia l’illegalità; pieno sostegno quindi alla mozione e alle iniziative del Presidente Martini.

Lo Stato può solo eliminare le sanzioni penali, ma resta lo spazio per le sanzioni di tipo amministrativo che sono di competenza regionale.” “Un provvedimento odioso che interviene pesantemente sul territorio – secondo Giovanni Barbagli (Rifondazione Comunista) – per questo un voto convinto a favore della mozione. Si vogliono premiare interessi corporativi e non si raggiunge neppure l’obiettivo economico, perché pesanti costi di urbanizzazione ricadono sui comuni.” “Si può partire da questi temi – secondo Barbagli- per ritrovare momenti di unità politica e di vera opposizione alle politiche del centro destra.

Le regioni e gli enti locali devono opporsi con forza a iniziative come questa che mettono a rischio e devastano, in modo irreparabile, il territorio.”
Legambiente e Libera organizzano la manifestazione di protesta e raccolta firme per dire no ai nuovi condoni edilizi. Sono invitati a partecipare tutti i movimenti, l'associazionismo fiorentino e toscano e tutti i cittadini.
"Sul condono edilizio continua il gioco delle parti che -afferma Primo Mastrantoni, segretario Aduc- di volta in volta, vede gli attori recitare parti diverse.

I condoni, di qualsiasi natura, rappresentano la negazione dello Stato di diritto, premiando i furbi a danno degli onesti, ma di quest'aspetto sembra che nessuno se ne preoccupi: il pensiero e' tutto focalizzato sui soldi che si potranno incamerare o che si dovranno spendere per fornire di servizi gli immobili condonati. Il condono del 1985 fu sponsorizzato da una parte politica opposta a quella che lo varo' nel 1994, e pochi sanno che il condono stesso prosegui' fino al 1998 (altro governo), con la riapertura dei termini per pagare l'oblazione del condono del '94, e nel 1997 con il condono degli abusi sugli immobili pubblici.

Quanto alla sollevazione degli amministratori locali ricordiamo che i Sindaci sono responsabili della vigilanza, della requisizione o dell'abbattimento degli immobili abusivi. Dal 1994 sono stati costruiti, secondo il Cresme, 362mila abitazioni abusive. Dov'erano e cosa facevano i Sindaci? Si dovrebbero intasare gli Uffici giudiziari con denunce per omissioni d'atti di ufficio per migliaia di Sindaci? Il fatto e' che mancando lo Stato di diritto si ricorre ai condoni. Che qualcuno si stracci le vesti fa parte della recita".