Stamani un convegno a Fiesole sugli investimenti dall’estero
FIRENZE- “Per attrarre investimenti stranieri stiamo cercando di sviluppare politiche di marketing territoriale. Ci sono infatti aree delle nostra regione che pur avendo qualità, non godono di un’immagine sufficientemente accattivante”. E’ quanto ha ripetuto stamani l’assessore alle attività produttive della Toscana Ambrogio Brenna, intervenendo al convegno “Le azioni e gli strumenti per attrarre investimenti in Toscana. Il caso del Comune di Fiesole” organizzato a casa Marchini Carrozza.
L’Italia è il fanalino di coda per investimenti diretti stranieri in ricerca e sviluppo: appena lo 0,5 per cento del Pil contro il 12,2 % dell’Irlanda, il 9% dell’Olanda e Svezia, il 5 % del Regno Unito e tre il 2,5% ed il 3% per Spagna, Germania e Francia. La Toscana è quinta tra le regioni italiane, ma con lo 0,72 per cento; Firenze è terza tra tutte le province della penisola, dopo Milano e Treviso, con l’1,50 per cento. “Dobbiamo superare il problema della frammentazione degli interventi, rafforzando le relazioni tra tutti i soggetti istituzionali coinvolti e gli operatori economici – ha spiegato Brenna - Incentivare gli investimenti significa snellire la burocrazia, potenziare le infrastrutture e le risorse umane e tecnologiche, offrire capacità di “messa in rete”.
Importante è il ruolo degli enti locali, per un obiettivo, non facile, che è quello non di svendere aree della regione ma di valorizzarle, incoraggiando investimenti ad alto valore aggiunto e favorendo l’integrazione con la struttura produttiva locale nel rispetto della peculiarità dei territori”.
Lo strumento attraverso cui la Toscana opera è l’agenzia Toscana Promozione.
“Una grande opportunità di sviluppo del marketing territoriale – ha concluso Brenna - viene dai fondi strutturali dell’Unione europea ed in particolare dal Docup 2000-2006.
Ci sono a disposizione tre milioni e 761 mila euro”.