Camp D'Arby: l'interpellanza parlamentare a proposito del cedimento strutturale dei depositi avvenuto nel 2000

Redazione Nove da Firenze

I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri e i Ministri della difesa e dell'interno, per sapere - premesso che:
la base di Camp Darby, negli ultimi dodici anni, è stata storicamente il più importante deposito operativo di ordigni bellici degli Stati Uniti: da lì provengono la quasi totalità delle munizioni usate durante la guerra del Golfo e la maggior parte di quelle impiegate in Serbia nel 1999; il sito ospitava, infatti, 8.100 tonnellate di alto esplosivo e ventimila tonnellate di munizioni per l'artiglieria, tra cui verosimilmente quelle anticarro ad uranio impoverito;
due anni orsono i depositi sotterranei refrigerati costruiti negli anni '70, dove erano custoditi alcuni degli ordigni più pericolosi, hanno iniziato a dare segni di cedimento strutturale, non essendo a nulla valsi i tentativi di restauro: si è pertanto optato per un trasferimento degli apparati colà custoditi; lo sgombro da bunker divenuti pericolanti di oltre 100 mila ordigni e 23 tonnellate di alto esplosivo è avvenuto tra giugno e luglio del 2000, secondo quanto riportato dal quotidiano Il Corriere della Sera del 13 gennaio 2003, senza informare il nostro Governo;
l'operazione viene descritta come «delicatissima» e «un piccolo miracolo» dagli stessi esecutori, che hanno impiegato a tal fine piccoli robot telecomandati;
in Italia operazioni di bonifica anche molto semplici, ad esempio per far brillare ordigni della prima guerra mondiale, comportano normalmente l'evacuazione di aree molto estese: vige, quindi, un criterio di prudenza e precauzione assai elevato -:
cosa prevedano gli accordi tra Italia e Usa in simili casi e se vi siano state violazioni degli stessi;
se il Governo abbia provveduto ad accertare quali precauzioni siano state prese per muovere gli ordigni a ridosso di spiagge affollatissime; quali siano le valutazioni del Governo sull'accaduto e quali provvedimenti si intendano prendere perché non si ripetano fatti simili con analoghe modalità.


(2-00602) «Bulgarelli, Cento, Zanella, Boato». (16 gennaio 2003)