Difensore civico per la Provincia di Firenze: servizio al via dal primo ottobre
17 ottobre 2002 - Dal primo ottobre prossimo via alla figura del Difensore civico della Provincia di Firenze. Il Consiglio provinciale ha infatti approvato, con i voti favorevoli della maggioranza, l’astensione della Casa delle Libertà, i voti contrari di Rifondazione comunista, lo schema di convenzione con il Consiglio regionale della Toscana perché il Difensore civico regionale possa esercitare, per un anno, in fase sperimentale, anche la difesa civica provinciale. “Si tratta di una decisione importante – spiega il Presidente del Consiglio provinciale Eugenio Scalise – che suggella un percorso cominciato alcuni anni fa, durante il quale tutti i gruppi hanno voluto l’istituzione della figura del Difensore civico, elaborando un regolamento a riguardo che prevede o l’elezione diretta da parte del Consiglio provinciale di un proprio difensore civico o una convenzione con l’ente regionale per avvalersi del Difensore civico regionale.
E’ un grande passo in avanti nel rapporto con i cittadini”. Se l’obiettivo è quello di un Difensore civico provinciale, la sperimentazione per un anno approvata dall’assemblea di Palazzo Medici Riccardi consentirà di conoscere “quale sarà il grado di richiesta di cittadini, enti, associazioni, che vorranno avvalersi, che avranno necessità di ricorrere al Difensore civico – continua Scalise - Alla fine della sperimentazione il Consiglio deciderà se la convenzione dovrà essere riproposta oppure se le esigenze sono tali da dover ricorrere a un proprio difensore civico.
Intanto la Provincia di Firenze si allinea alle province e ai comuni più avanzati in questo settore, con una scelta di alto profilo”.
Forza Italia e la Cdl, contrari alla convenzione perché favorevoli all’immediata istituzione di un Difensore civico provinciale, hanno cambiato la loro contrarietà in astensione, avendo la maggioranza di Centrosinistra accolto la proposta di una mozione d’accompagnamento (approvata poi con i voti favorevoli di tutti i gruppi e l’astensione di Rifondazione comunista), con la quale si impegna la Giunta provinciale “a supportare l’istituzione del Difensore civico provinciale con adeguata informazione ai cittadini e agli utenti tramite i messi di comunicazione più idonei ed efficaci”.
Lo strumento del Difensore civico, infatti, “diviene utile sia ai cittadini che alla stessa Amministrazione Provinciale laddove i cittadini siano pienamente al corrente della sua presenza e portata”.
“Avremmo preferito – ha detto Demetrio Donati, di Forza Italia - che questa figura fosse provinciale e non delegata alla Regione. Recentemente si è registrato un aggravio del lavoro del Difensore civico regionale. Tuttavia al termine di quest’anno di sperimentazione trarremo le conseguenze e vedremo il da farsi”.
Per Eugenio D’Amico, capogruppo di Rifondazione comunista, il servizio del Difensore civico “è centrale e per questo avremmo voluto vedere la Provincia come attore principale fin dal primo momento, tenendo conto anche dell’aggravio del lavoro Difensore civico regionale e dei suoi tempi di risposta che non sono rapidi”. Il consigliere dei Ds Massimo Matteoli ha accolto la proposta di una mozione di accompagnamento per la pubblicizzazione del servizio di difesa civica, rimarcando la volontà di attivare la figura del Difensore civico provinciale.
Giovanni Vignoli della Margherita vede nell’esercizio di questo servizio da parte del Difensore civico regionale un vantaggio perché si garantisce così un maggiore raccordo con il territorio e una comprensione più larga dei problemi. Il capogruppo di Forza Italia Carlo Bevilacqua ha sostenuto che “una Provincia importante come questa non deve rivolgersi a difensori civici presi a prestito. L’attività del Difensore civico regionale è estremamente oberata di lavoro”. Vista però la volontà di accogliere favorevolmente la proposta di una mozione che “va a integrare notevolmente la proposta di delibera per la convenzione”, la Casa delle Libertà ha scelto il voto d’astensione sulla delibera stessa.