Toccafondi interviene sul mercato in San Lorenzo

Redazione Nove da Firenze

"Sul riordino dei banchi del mercato di San Lorenzo, il Comune non può dire di voler svolgere un ruolo neutrale. L'Amministrazione deve fare la sua parte". E' quanto sostiene il capogruppo di Azione per Firenze Gabriele Toccafondi intervenendo sul progetto di nuova sistemazione dei banchi elaborato dall'Amministrazione comunale per adeguarsi alle prescrizioni del comando provinciale dei Vigili del Fuoco. "E' bene ricordare - aggiunge Toccafondi - che gli operatori pagano una delle occupazioni del suolo pubblico più care d'Italia ma in cambio l'Amministrazione quali servizi offre agli operatori?".

Per questo Toccafondi propone l'istituzione di un tavolo comune tra Amministrazione e categorie economiche in merito al futuro dello storico mercato di San Lorenzo e rilancia l'idea del concorso di progettazione per i banchi. "Prima di tutto occorre progettare dei nuovi banchi di lavoro per poter garantire agli operatori di poter continuare ad operare rispettando le distanze di sicurezza previste per legge - spiega Toccafondi - e che possano essere sia funzionali rispetto alle esigenze di chi vende sia caratteristici di uno dei più caratteristici mercati fiorentini.

Come ho già fatto presente all'assessore Colonna mesi fa, alcuni studenti della Facoltà di Architettura con il patrocinio dell'Università di Firenze stanno preparando, in collaborazione con le associazioni di categoria degli ambulanti, un concorso di idee per la progettazione di nuovi banchi che potrebbero essere adottati dagli operatori. I banchi - aggiunge Toccafondi - potrebbero essere progettati tenendo conto di quelle misure che consentirebbero il passaggio dei mezzi di soccorso. Peccato che ad oggi né l'assessore Colonna né il Sindaco si siano interessati a questa opportunità.

Un'opportunità che avrebbe consentito all'amministrazione di avere gratuitamente decine di progetti tra i quali l'amministrazione e gli operatori avrebbero potuto scegliere il nuovo banco di vendita. Progetto - conclude Toccafondi - che successivamente avrebbe potuto avere anche i finanziamenti della Camera di Commercio".(mr)