Spacci: ecco gli esercizi montani che non pagheranno l’Irap
FIRENZE- Con l’approvazione da parte della giunta del regolamento di esenzione dall’Irap, l’imposta sulle attività produttive, ogni dubbio è stato fugato. L’agevolazione decisa a dicembre per alcuni esercizi commerciali, quelli che svolgono servizi anche di pubblica utilità, varrà per tutti i territori montani e non solo per i comuni che lo sono completatamente. In Toscana si tratta di 157 comuni su 287: 42 lo sono solo parzialmente. Il territorio classificato come montano copre quasi 11 mila chilometri quadrati (poco meno del 47 per cento dell’intera Regione) e racchiude una popolazione che si aggira attorno alle 600 mila persone su circa tre milioni e mezzo di toscani.
Venti sono le comunità montane.
Ad essere esonerati dal pagamento dell’Irap (che consiste nel 4,25 per cento del fatturato imponibile) saranno tutti quelli esercizi commerciali in senso stretto che sorgono in territori montani e in frazioni o località con meno di 500 abitanti. Sono esclusi i bar, i ristoranti e gli alberghi, ma anche servizi artigianali come parrucchieri e carrozzieri. Non basta però. Per godere infatti dell’esenzione occorre svolgere, oltre alla normale attività commerciale, anche un servizio di pubblica utilità: avere un fax, un telefono pubblico o un punto internet anche con un solo computer, che tra l’altro stranieri ed italiani che trascorrono le vacanze negli agriturismi toscani chiedono sempre più spesso, oppure prendere prenotazioni per conto dell’Asl, fornire informazioni turistiche e servizi per il Comune o magari per le Poste (laddove soprattutto certi uffici montani sono stati nel frattempo chiusi).
“Il regolamento che abbiamo approvato – commenta l’assessore all’ambiente e alla montagna, Tommaso Franci - vuole andare incontro alle esigenze di un territorio che rischia di essere sempre più depauperato, dando un aiuto concreto agli esercizi commerciali che già svolgono una funzione di presidio territoriale e di servizio, a quei negozi che vendono generi di largo consumo e costituiscono l’unico punto vendita della zona.
Abbiamo scelto di limitare l’agevolazione a paesi con meno di 500 abitanti poiché la dimensione demografica del luogo in cui si trova l’esercizio condiziona direttamente la sua vita economica, delimitando la domanda potenziale”.
Il risparmio per le imprese toscane - si calcola che potrebbero essere attorno ai trecenti gli esercizi coinvolti - dovrebbe complessivamente aggirarsi sui 400 mila euro l’anno. Le domande di esenzione dovranno essere presentate per quest’anno entro il 31 ottobre, dall’anno prossimo entro il 30 giugno. I contribuenti potranno compensare eventuali anticipi già versati con la prossima dichiarazione dei redditi.
TUTTE LE ALTRE AGEVOLAZIONI IRAP
Godono di uno sconto sull’Irap, sempre nei territori classificati come montani, anche le imprese che fatturano fino a 75 mila euro (150 milioni delle vecchie lire).
Anziché il 4,25 per cento, pagheranno il 3,75.
Aliquote agevolate sono riservate, già dall’anno scorso, anche ad Onlus ed imprese giovanili nei primi tre anni di attività (3,25%). Da oggi al 2005 circa 45 mila fra aziende, giovani imprenditori e associazioni senza fini di lucro risparmieranno complesivamente 46,98 milioni di euro.
FONDO ALTO PER LE IMPRESE COMMERCIALI MEDIO-PICCOLE
La giunta ha esteso di recente i benefici del Fondo Alto anche alle piccole e medie imprese commerciali e ai pubblici esercizi situati nelle zone montane della Toscana.
Le aziende che accedono ai fondi istituiti dalla Regione Toscana e gestiti da Fidi Toscana a favore delle attività produttive potranno d’ora in poi beneficiare di una riduzione del tasso di interesse di un ulteriore punto, se situate nei territori classificati montani e con altitudine superiore ai 300 metri.