Per la messa in sicurezza idrogeologica della Toscana necessari 5 miliardi di euro
FIRENZE- Si sono riuniti al Ministero dell’Ambiente, sotto la presidenza del ministro Matteoli, i comitati istituzionali delle autorità di bacino nazionali, tra cui quelli che ricadono in Toscana di Arno e Tevere. Nel corso delle due sedute, cui ha partecipato l’assessore regionale all’ambiente Tommaso Franci, sono stati adottati per i due bacini i Piani di assetto idrogeologico (Pai). Si completa così, a livello regionale, il quadro delle adozioni di tutti i Pai che erano stati adottati da tempo per gli altri bacini regionali e interregionali (Magra, Fiora, Ombrone, Reno).
A questo punto, secondo la procedura prevista, possono partire in condizioni ottimali le conferenze di programmazione che, secondo la legge, devono essere convocate dalla Regione bacino per bacino e a cui partecipano le amministrazioni provinciali e comunali che ricadono in ogni bacino. Nelle conferenze verranno esaminate le osservazioni e verrà garantita la coerenza con gli strumenti ordinari di governo del territorio: i piani di indirizzo territoriale della Regione, i piani territoriali di coordinamento delle Province e i piani strutturali dei Comuni.
L’apertura delle conferenze programmatiche per l’approvazione definitiva dei Pai per tutto il territorio regionale è prevista a partire da settembre.
“E’ un risultato importante – sottolinea l’assessore Franci – che costituisce il punto di partenza per una corretta politica di prevenzione dei rischi idrogeologici e un quadro di riferimento certo degli interventi per la messa in sicurezza del territorio in tutti i bacini della regione”.
“Con l’approvazione definitiva dei Piani di assetto idrogeologico – conclude Franci - è indispensabile che vengano messe a disposizione a livello nazionale le risorse finanziarie per mettere in sicurezza il territorio della regione, per il quale sono necessari, secondo una prima stima approssimativa, 5 miliardi di euro (10mila miliardi di vecchie lire)”.