Approvato mercoledì il Documento di programmazione economica e finanziaria 2003

Redazione Nove da Firenze

Approvato con il voto favorevole della maggioranza, mentre ha votato contro il centro destra e di Rifondazione Comunista, quest' ultima ad inizio di seduta aveva annunciato anche l' ipotesi di una ''astensione negativa''. Il piano straordinario degli investimenti nel triennio 2003-2005 dovrebbe attivare un volume d'investimenti pari a circa 1500 milioni di Euro, con il contributo di oltre 900 milioni di Euro da parte della Regione. Di rilievo pure gli interventi previsti nell'intesa di programma tra Governo e Regione che comportera' la possibilita' di realizzare opere per oltre 6000 milioni di Euro nel prossimo quinquennio, con particolare intensita' a partire dal 2003.

Si puntera' anche sulla Toscana di qualita', con l'utilizzo dei fondi strutturali che avranno riflessi positivi sul mondo delle imprese, delle istituzioni e sulla vita dei cittadini, con un volume complessivo di risorse di circa 3000 milioni di Euro nel periodo 2000-2006, con un intervento annuale nel 2003 di quasi 500 milioni di Euro. C'e' inoltre l'impegno a mantenere la stabilizzazione della pressione fiscale a titolarita' regionale, confermando le agevolazioni Irap disposte negli anni 2000 e 2001.

Il controllo della spesa sanitaria, che per il 2003, dovrebbe attestarsi non molto oltre il tasso del 3%, realizzando nei prossimi tre anni un sostanziale pareggio fra entrate e uscite. La stima delle risorse complessivamente disponibili nel 2003 derivate da entrate tributarie e patrimoniali ammonta a 5.935 milioni di Euro, gli impieghi, integrati con il nuovo livello della spesa sanitaria riconosciuta, sono pari a 6457 milioni di Euro, divisi per spese obbligatorie e rigide compresi i fondi comunitari (5626 milioni di Euro), per quota del programma straordinario d'investimenti (342 milioni di Euro), per spese destinate agli altri settori (489 milioni Euro).

Nella risoluzione con il quale viene adottato il Dpef si impegna la Giunta regionale ad estendere le agevolazioni Irap alle imprese ubicate nei territori parzialmente montani, ad incrementare le quote del finanziamento regionale per adeguamento delle strutture sanitarie e per il rilancio dei poli espositivi e congressuali, a finanziare la rete di distribuzione dell'acqua di Montedoglio, a migliorare la qualita' urbana della citta' di Firenze.
Conciliare la concertazione, affidata alla giunta, con il ruolo di indirizzo del consiglio è possibile.

Ne è convinto l’assessore regionale al bilancio e alla programmazione economica Marco Montemagni, che mercoledì in aula, durante la discussione sul Dpef 2003, ha lanciato una proposta: “La soluzione, utile e praticabile – ha sottolineato – potrebbe essere quella di fare precedere la fase di concertazione da un dibattito in consiglio sugli indirizzi generali”. “Penso comunque – spiega Montemagni – che la giunta, nell’elaborare il Dpef e il programma straordinario triennale di investimenti, non abbia invaso il campo dell’organo legislativo.

Le funzioni proprie del Consiglio in materia di programmazione risultano pienamente rispettate, in quanto il quadro completo degli interventi viene sottoposto all’esame dell’assemblea con il Dpef 2003. La proposta inoltre di introdurre significative modifiche ed integrazioni al programma, scaturita nel corso dell’iter consiliare, è la riprova del pieno esercizio delle prerogative dell’organo legislativo». «Il Dpef – conclude l’assessore - esce dal confronto con il consiglio regionale più ricco e puntuale.

E questo era l’auspicio e l’apertura reale che il presidente Martini ed io avevamo formulato già a febbraio in Prima commissione presentando il Programma straordinario degli investimenti: la più grande operazione, per consistenza, da quando nel 1970 la Regione è stata istituita».