Educazione degli adulti: ecco il sistema regionale

Redazione Nove da Firenze

FIRENZE- Sui banchi a tutte le età. Questa l’indicazione emersa dal Consiglio europeo di Lisbona del marzo 2000 e che ha ispirato i programmi della Regione Toscana, da tempo impegnata nella costruzione di un sistema regionale di educazione degli adulti. Ciò significa, in altre parole, dare più valore alle politiche per l’istruzione e la formazione e rendere possibile, ad ogni età, il miglioramento di conoscenze, capacità e competenze indispensabili per migliorare le proprie condizioni di vita o, semplicemente, arricchire il proprio bagaglio di conoscenze personali.

E’ per affrontare, in termini operativi, i problemi e le potenzialità di questo innovativo programma di intervento che la Regione ha partecipato al seminario di informazione approfondimento e proposta sul tema, appunto, “Il sistema regionale di educazione degli adulti” organizzato dall’Università di Firenze e che si è svolto ieri nell’aula magna di Piazza San Marco. Dopo il saluto del rettore dell’Ateneo fiorentino Augusto Marinelli, l’intervento dell’assessore all’istruzione, formazione e lavoro Paolo Benesperi ha fatto il punto su educazione degli adulti e lifelong learning nelle politiche della Regione.


“Dare a tutti l’opportunità di apprendere – afferma l’assessore Benesperi – significa dotare ciascuno della capacità di migliorare le proprie condizioni di vita e di lavoro e rappresenta il più efficace deterrente contro l’esclusione sociale”. Benesperi ha ricordato come il sistema toscano sia inserito in una rete europea (La Toscana presiede l’Associazione europea del lifelonglearning) dove già si realizza uno scambio di esperienze fra regioni e ha ricordato i presupposti storici.


La conferenza Stato Regioni del 2 marzo 2000 ha fatto propri i suggerimenti del memorandum di Lisbona. Da quel momento è partita, anche in Toscana, la costruzione del sistema regionale. Tappa fondamentale l’inserimento, all’interno del piano regionale di indirizzo 2000-2001, di un esplicito riferimento all’educazione degli adulti in Toscana.
Il sistema regionale di educazione degli adulti ha una sua articolazione autonoma rispetto al sistema dell’istruzione, centrato sulla scuola, nonché rispetto a quello della formazione, il cui nucleo di base è costituito dai corsi di formazione professionale programmati a livello provinciale.

Per dare le gambe a questo sistema, dove gli allievi non sono più solo gli alunni in età scolare ma tutti i cittadini, senza limiti di età o titolo di studio, si è pensato a una struttura leggera, dove i soggetti principali della programmazione sono i Comitati locali, organismi territoriali composti da diversi soggetti, pubblici e privati, tutti interessati all’educazione degli adulti. I comitati locali terranno uno stretto rapporto con le agenzie formative, mentre le Province concorrono con la Regione alla definizione delle scelte programmatiche e delle risorse disponibili.

L’unità didattica minima sarà costituita dai circoli di studio, qualcosa di molto simile a una classe ma che, a differenza dei normali corsi, si forma aggregandosi di volta in volta su argomenti che saranno gli stessi cittadini a scegliere.
“Di circa 38 comitati locali previsti – ha detto l’assessore – ne sono già partiti 24, mentre molti progetti sono in via di realizzazione, su argomenti vari, fra i quali l’alfabetizzazione linguistica o informatica”. L’assessore ha anche annunciato una ulteriore messa a punto del sistema regionale, sia per quel che riguarda il riconoscimento dei soggetti deputati a fare attività educative, sia per quel che riguarda i crediti per chi frequenta i corsi.