Bypass del Galluzzo: il dibattito resta aperto

Redazione Nove da Firenze

«L'attuale tracciato del bypass del Galluzzo è danneggia fortemente una zona di grande rilievo ambientale e paesaggistico». Il giudizio è del capogruppo Verdi Alessio Papini. «La valle della Greve - ha aggiunto Papini - è una delle poche "zone umide naturali" nel Comune mentre la valenza paesaggistica è ovvia vista la presenza della Certosa. La stessa valutazione d'impatto ambientale sull'opera indicava i problemi ambientali e paesaggistici legati all'opera. Sorprende quindi la posizione dell'amministrazione che non vuole prendere in considerazione l'ipotesi di modifica del tracciato proposta dal coordinamento delle associazioni ambientaliste e sottoscritta da migliaia di cittadini».

«La mia mozione - ha concluso il capogruppo dei Verdi - va in questa direzione e ci auguriamo che una valutazione più serena possa far sì che venga presa in considerazione. Incaponirsi sull'ipotesi attuale potrebbe dilazionare ancora di più i tempi di realizzazione per possibili opposizioni legali e della soprintendenza. La posizione dei DS di Scandicci che affermano che la nuova ipotesi aumenterebbe il traffico verso Scandicci denota una scarsa conoscenza del progetto perché anche l'ipotesi attuale come la proposta delle associazioni ambientaliste si collega su via delle Bagnese e quindi nulla cambia da questo punto di vista».
"Le questioni ambientali sono importanti e la progettazione esecutiva ne terrà conto.

Ma dobbiamo tutelare anche la salute dei cittadini del Galluzzo che da anni chiedono il by-pass, opera necessaria per allentare la morsa del traffico". L'assessore all'urbanistica Gianni Biagi risponde alle polemiche sollevate dalle associazioni ambientaliste che hanno presentato un progetto alternativo del by-pass e che mirano a modificare la proposta di Società Autostrade. Una proposta, ha aggiunto l'assessore Biagi, che è già stata approvata e che ha ricevuto i necessari nulla osta della soprintendenza già nel 1999.

"In quella sede la soprintendenza avanzò alcune prescrizioni di natura tecnica - ha aggiunto l'assessore Biagi - che in fase di progettazione esecutiva saranno rispettate. Ma questo non vuole dire cambiare l'intero progetto". Inoltre il Comitato tecnico di garanzia a cui gli ambientalisti fanno riferimento non deve approvare nuovamente il progetto ma solo verificare soltanto che le prescrizioni siano rispettate. "In fase di progettazione esecutiva il progetto potrà essere migliorato anche per tener conto delle questioni ambientali - ha concluso l'assessore Biagi - ma non si può ripartire da zero".