Alta velocità: i cittadini si dichiarano non informati, persino quelli più direttamente interessati

Redazione Nove da Firenze

"Le voci che si rincorrono fra le 14 famiglie che vivono in via del Terzolle 8, 10 e 12 davanti all'Iti, sono opposte e contraddittorie -raccontava stamani La Nazione- Per qualcuno l'Alta Velocità si abbatterà sulle loro case e sulle loro famiglie entro la fine di maggio. Per altri — che proprio ieri mattina si sono informati dal cantiere aperto in via Panciatichi di fronte alla stazione di Rifredi — il Comune non ha soldi per gli espropri e quindi le case rimarranno dove sono. Non c'è da preoccuparsi.

Solo voci. Nient'altro che voci. Nessuna informazione arriva dal quartiere, dal Comune, dalla Ferrovie. Viviamo così da quattro anni. Le famiglie sono preoccupate. Che le loro case devono essere abbattute lo hanno letto sulla Nazione in una inserzione a pagamento dell'aprile 2001".
''I cittadini di Via del Terzolle sono da tempo perfettamente informati su quanto succederà con i lavori dell'Alta Velocità, sia con comunicazione scritte sia attraverso una serie di incontri che nel corso degli anni si sono susseguiti''.

Così l'assessore all'urbanistica Gianni Biagi risponde alla mancanza di informazione lamentata da alcune famiglie residenti in Via del Terzolle, di fronte all'ITI - Leonardo da Vinci. ''La prima lettera, distribuita nel dicembre 1999 ad oltre 1.500 soggetti interessati (famiglie comprese), già descriveva - ricorda Biagi - il tipo di intervento che l'Amministrazione comunale avrebbe fatto nella zona del Terzolle per i lavori. Nel mese di aprile del 2001, oltre a depositare, e rendere visibili al pubblico, la relazione generale dell'opera, i piani particellari dell'esproprio con l'elenco delle ditte catastali proprietarie, gli stralci dei piani urbanistici e i verbali della Conferenza dei servizi, presso la Casa Comunale, un apposito sportello informativo era stato istituito presso gli uffici dell'assessorato all'urbanistica''.

Ma non solo. ''Ai cittadini era stata data l'opportunità di presentare le loro osservazioni direttamente alla società Italferr, la società delle Ferrovie che realizza il progetto AV, dopo la pubblicazione ufficiale sui giornali dell'avviso di procedimento ai fini della dichiarazione di pubblica utilità, urgenza e indifferibilità delle opere - continua l'assessore Biagi, ricordando gli incontri dei responsabili degli uffici con i residenti - ai quali non solo è stata descritta la situazione ma anche assicurato il pagamento congruo per l'esproprio delle loro abitazioni''.