Impegno della Toscana per le donne latinoamericane
Selezionati due progetti dell’assessorato regionale al lavoro cofinanziati dall’Unione europea per il Brasile

Redazione Nove da Firenze

FIRENZE- Favorire l’ingresso delle donne nel mercato del lavoro e la loro partecipazione attiva alla vita civile. E’ questo l’obiettivo che si propone la Regione Toscana come partner del progetto "Empleo y ciudadania activa de las mujeres", approvato dalla Commissione Europea nell'ambito di Urb-Al, programma di cooperazione Europea che ha per obiettivo lo sviluppo delle relazioni fra le città e gli altri Enti locali dell’Unione Europea e dell’America Latina.
Al progetto, accanto alla Regione Toscana partecipano altri 5 partner, i Comuni di San Paolo (Brasile), Rosario (Argentina), Montevideo (Uruguay), Vigo (Spagna) e l’Associazione Repem, con sede a Montevideo.

Nei giorni scorsi si è tenuta in Brasile, a San Paolo, la prima riunione dei soci partecipanti, in cui sono stati illustrati il piano dei lavori e le scadenze in cui si articola il progetto.
Entro giugno saranno selezionate 15 idee progetto, proposte dai partner come supporto tecnico ed esempio di “buone prassi” per stimolare partecipazione e impiego femminili, fra le quali sarà scelta quella su cui sviluppare il progetto definitivo. Fra le 15 proposte finali sono già inserite le due presentate dalla Regione Toscana a San Paolo.

Si tratta del progetto dell’assessorato al lavoro “Servizi all’infanzia e occupazione femminile”, sul modello dell’esperienza “Isola che non c’è” (cooperative sociali con la partecipazione delle donne per la gestione di servizi per l’infanzia) e di quello “Strumenti per l’affermazione dei diritti delle donne” che prevede l’introduzione di figure istituzionali di parità e difesa dei diritti. Prossimo appuntamento è previsto a Vigo (Spagna), nell’aprile 2003, per concordare dettagliatamente il progetto definitivo.
L’importo totale del finanziamento da parte della Commissione europea per questa fase del progetto è di 379.800 Euro, di cui 250.000 sono la quota finanziata dall’Unione Europea (66%), mentre 129.800 Euro (34%) è la quota dei 6 partners (21.633 Euro ciascuno).