I dubbi del Presidente della Provincia di Grosseto Lio Scheggi sul bando di finanziamento della Fondazione del Monte dei Paschi

Redazione Nove da Firenze

Nei giorni scorsi sulla stampa locale sorpresa per le dichiarazioni del Sindaco di Grosseto, dalle quali l’impegno della Fondazione MPS a finanziare progetti e proposte del Comune capoluogo sembrerebbe pressoché certo, tanto da annunciare per il 12 Aprile l’incontro nel corso del quale sancire l’accordo. Sorpresa soprattutto per il metodo, perché per spingere l’insieme delle istituzioni e il tessuto economico/sociale a fare sistema, in un’ottica integrata di area vasta, non si possono assumere preventivamente impegni precisi.

Nel periodo di pubblicazione del bando con scadenza 30 aprile tutti i progetti dovrebbero avere un’attenta valutazione, nella massima trasparenza delle procedure.
"Una logica che condivido e apprezzo -scrive il Presidente Lio Scheggi al Presidente della Fondazione del Monte dei Paschi Avv. Mussari- A patto che dentro a questa logica ci sia posto per tutti e che tutti abbiano le stesse opportunità. Siamo a conoscenza di progetti molto validi che saranno presentati da tutti i territori di questa Provincia che meritano, senza dubbio, ampia considerazione e giudizi di valore.
E’ giusto allora meravigliarsi, se fosse vero che la città di Grosseto ha già incassato la promessa del loro finanziamento prima ancora di valutare i vari progetti.
Ritengo questa pratica quanto meno originale nei confronti di coloro che si impegnano a coordinare e a promuovere un salto di qualità nella programmazione locale anche mediante nuove relazioni con la Fondazione.

Ed ancora: in questa vicenda non si può ritenere esaustivo il rapporto con il Comune di Grosseto. Per quanto non si debba disconoscere il ruolo che spetta al capoluogo, esiste però un territorio più vasto, ci sono idee e valori, diritti paritari che non possono essere affrontati con opportunistiche semplificazioni.
Tra gli altri anche la Provincia e la Camera di Commercio hanno esercitato un ruolo significativo rappresentando, per missione, tutto il mondo istituzionale ed economico della Maremma nelle vicende degli ultimi anni fino alla presentazione del ricorso.
Abbiamo sempre dichiarato che la nostra non era una guerra, ma un impegno teso a recuperare uno spazio di dialogo per una nuova e significativa presenza della Fondazione anche in provincia di Grosseto.
Siamo ancora convinti di questo e Lei ne è sicuramente informato.
Il confronto e il dialogo intendiamo proseguirlo, anche se qualcuno annuncia di averlo già concluso.

E’ per questo che mi rimane difficile individuare il significato dell’incontro del 12 aprile di cui si dà notizia sui giornali. In modo molto schietto, sono a dirLe che ad oggi, per la Provincia, non esistono elementi di novità tali da far pensare al ritiro del ricorso al TAR.
Allora, voglio augurarmi che Lei voglia incontrare me, il Presidente della Camera di Commercio e tutti i Sindaci della Provincia, per organizzare, nell’interesse di tutto il territorio provinciale, un “parco progetti” degno delle valutazioni più lusinghiere da parte della Fondazione, comprendendoVi senza dubbio anche le proposte del Comune di Grosseto, magari con alcuni approfondimenti rispetto al corso universitario di giurisprudenza e agli strumenti finanziari più idonei per le caratteristiche del nostro sistema di imprese.
Insomma non vorrei che, dalla semplificazione che è in atto, dalla fretta di ottenere un risultato comunque vada, dalla volontà politica di arrivare per primi in una competizione che, peraltro, non esiste, si andasse a sminuire l’impegno delle istituzioni di questi anni, teso a rappresentare il diritto di questa terra ad essere considerata adeguatamente nel processo di redistribuzione degli utili della Fondazione.


Siamo sempre a quel punto e vorremmo essere tutti insieme ad andare avanti senza che qualcuno sia attratto da significative promesse o magari da qualche rappresentanza, politicamente più conveniente, in corso di maturazione in uno dei tanti spazi della galassia del gruppo MONTE, notoriamente solido ma forse insicuro dinanzi a TRE……. MONTI".