Elisabetta Pozzi in “Ciò esula” al Teatro Giotto di Vicchio il 14 alle ore 21.30

Redazione Nove da Firenze

Una donna depone in Corte d’Assise al processo contro il marito, che, per vendicarsi di lei che lo aveva lasciato, ha ammazzato il loro unico figlio, di cinque anni. Il monologo, in endecasillabi tenta di ricostruire l’antefatto: vicende normali, di una famiglia, in una normale periferia urbana non particolarmente povera o brutta o degradata. Ed è tragedia. Perché? Cosa c’è dietro questo tipo di delitti snaturati? Prima cosa c’è? Si fa presto a dire pazzia… Incalzata dalle domande (che non si sentono) del Presidente, del Pubblico Ministero, degli avvocati, Luciana (questo è il nome della donna) rivela, più che a loro, al proprio stupore, l’indicibile…