Schizzi jazzistici ispirati ai quadri di Fattori, dei macchiaioli e dei post-macchiaioli livornesi

Redazione Nove da Firenze

Sabato 9 febbraio è di scena al Pinocchio Jazz il Quintetto di Livorno di Andrea Pellegrini, con un progetto molto originale ispirato ai quadri di Fattori, dei macchiaioli e dei post-macchiaioli livornesi.
Un quintetto il cui linguaggio musicale esprime l’urgenza espressiva della ricerca di un’identità stilistica di jazzisti e jazzisti toscani (e livornesi), arrivando ad una sintesi delle forme classiche del jazz di Miles Davis e John Coltrane con le tendenze più radicali delle avanguardie europee, nella quale trovano spazio sia l’improvvisazione pura sia reminiscenze pucciniane.
L’incontro totale tra la pittura e la musica è l’asse portante di questo interessante progetto e ne accompagna tutte le fasi: dalla composizione all’esecuzione.

“Lo Staffato” è uno Shuffle energico su un ostinato walkin’ free: è la pulsazione della ruota degli eventi che nutre, come il mare, o uccide, come la guerra; il Lungomare di Antignano ritratto in “Spiagge Alberate” è un’assolo di sax che suona verso l’interno del pianoforte e l’eco delle corde ri-chiama il mare; “Il mercato” è un commento al vociare di Piazza Cavallotti circondata dal drumming di Riccardo Jenna.
L’esecuzione delle composizioni sarà accompagnata dalla proiezione sul fondale del palco dei quadri che le hanno ispirate.