L'indotto economico attivato dal settore turistico in Provincia di Firenze
I dati sull'indotto economico attivato dal settore turistico in Provincia di Firenze sono stati presentati oggi in dal Presidente della Camera di Commercio Luca Mantellassi.
Il ruolo che riveste il turismo per l'economia provinciale fiorentina è da sempre stato considerato particolarmente rilevante in considerazione anche dei diversi e significativi legami ed implicazioni che esso ha, in termini economici e sociali, con le principali attività economiche, dalle attività produttive a quelli dei servizi.
Valutare adeguatamente la domanda turistica nonché stimare il fatturato complessivo da essa determinato attraverso l'analisi della spesa turistica nelle sue differenti stratificazioni rappresentano gli aspetti più interessanti cui intende fornire adeguate risposte lo studio che viene oggi presentato, pervenendo ad una analisi dei molteplici aspetti economici legati al turismo.
L'iniziativa della ricerca - promossa dalla Camera di Commercio di Firenze in collaborazione con la Provincia di Firenze, l'APT di Firenze, il Comune di Firenze ed altre amministrazioni comunali della provincia e curata dal Centro Studi Turistici di Firenze sulla base delle esigenze espresse dagli stessi Enti promotori e dai rappresentanti degli operatori economici interessati - vuole peraltro rappresentare un contributo di conoscenza ed un utile strumento di analisi settoriale in vista dalla prossima Conferenza regionale di programmazione sul commercio ed il turismo prevista per questo mese di novembre.
La presentazione dei principali risultati dello studio avviene in una fase di particolare delicatezza per l' economia fiorentina e, più specificatamente, per il comparto turistico a causa delle ripercussioni economiche seguite agli attentati in USA dello scorso settembre.
Il nostro sistema locale Ë, proprio per la consolidata immagine di Firenze come città di forte richiamo internazionale per la riccheza del suo patrimonio culturale ed ambientale nonché per la sua vocazione alla apertura verso i mercati, fra quelli più esposti, sul piano economico e produttivo, alle conseguenze di una evoluzione negativa dell'economia mondiale. Conoscere la portata del fenomeno turistico soprattutto per quelle componenti di flusso che più sembrano esposte agli effetti della crisi internazionale può consentire un ulteriore elemento di riflessione circa il momento che il settore sta attraversando.
I dati della ricerca indicano in circa 5,2 miliardi di lire l'entità del fatturato globale realizzato nel 2000 dalla domanda turistica: un valore che corrisponde, come misura indicativa e di riferimento, ad un importo pari a circa il 13% del valore aggiunto al costo dei fattori dell'intera provincia di Firenze.
Quello turistico Ë quindi un comparto economico che rappresenta una quota rilevante della ricchezza provinciale prodotta (sfiora il 20% del fatturato attivato dalle attività di ricettività, dal commercio e dai servizi non destinati alla vendita). Ma prendendo in esame le presenze turistiche ufficiali, la diversificazione della spesa media giornaliera pro-capite mostra come proprio le nazionalità di provenienza americana e nipponica (cioè a dire quelle che più possono essere influenzate dall'attuale fase di difficoltà internazionale) conseguano i valori di spesa pi~ elevati (430-440mila lire/giorno rispetto ad una spesa media della clientela straniera di 360mila lire e ad una spesa dei clienti nazionali di 280mila lire).
Accanto a questi aggregati di spesa complessiva va, poi, considerata anche la spesa generata: vale a dire gli investimenti messi in opera, gli ordini di forniture, il personale, le varie attività correnti, che gli operatori si trovano ad attivare con líesercizio della propria attività.
Questo insieme di spesa costituisce il vero e proprio indotto economico, equivalente al beneficio che líeconomia riceve in termini di addetti, attivazioni di fornitori e attivitý terze.
La stima di questo importo complessivo ha portato a stimare in circa 2,8 miliardi il valore dellíindotto attivato indirettamente, soltanto nei settori della ricettività, dei pubblici esercizi, del commercio.
Ma lo studio, attraverso le risposte fornite dai turisti intervistati attraverso un'apposita indagine campionaria, fornisce anche significativi elementi di conoscenza circa le motivazioni di visita e la soddisfazione della clientela nei confronti dei principali servizi turistici. L'immagine di Firenze quale "luogo dell'immaginario collettivo" che scaturisce dal mix arte-cultura-paesaggio puÚ risultare compromessa o, comunque, indebolita se non si riesce a garantire una adeguata risposta, ad una domanda turistica che ha bisogno di ricevere conferme a questa immagine, senza rischiare di doverla scolorire nel fumo dello smog cittadino, del rumore del traffico, della viabilità difficile (anche nelle zone fuori Firenze), o peggio ancora, in servizi turistici ingordi di incassare e frettolosi nel liquidare il cliente.
E' su questi aspetti che tutti gli operatori, sia pubblici che privati, dovranno prestare la loro attenzione cercando di approntare le migliori misure di salvaguardia per la clientela turistica.
L'impressione che emerge dall'indagine sulla clientela turistica lascia, infatti, la sensazione che debba essere in parte recuperato il senso e l'immagine di saldatura fra il "momento culturale e d'arte" e quello "ambientale e paesaggistico" collegato all'esigenza di relax.
Ma Ë ingente la massa di dati ed informazioni che lo studio riesce a fornire non solo dal punto di vista dei flussi economico-finanziari ma anche da quello dell'analisi strutturale delle attività collegate al turismo e della loro consistenza occupazionale.
Tali dati vengono esaminati a livello locale, per aree geografiche omogenee, con alcuni approfondimenti a livello di singoli comuni per quei fenomeni che caratterizzano aree più limitate per cui possono costituire una base informativa utile sia agli operatori del settore per la impostazione di un'adeguata strategia aziendale che agli Amministratori locali per valutare il livello di vocazione turistica dei singoli ambiti comunali.