Excelsior Unioncamere Toscana: le Previsioni Occupazionali Toscana 2001

Redazione Nove da Firenze

In Toscana l'occupazione dipendente continua a crescere. Entro la fine dell'anno si prevedono 42 mila assunzioni, con un aumento netto di 23 mila unità (la differenza fra le assunzioni e le 19 mila uscite previste), pari al +3,5%. Oltre 8.000 nuovi posti di lavoro, soprattutto nei settori delle costruzioni e della ristorazione-servizi turistici, potranno essere ricoperti da personale proveniente da paesi extracomunitari.
Sono le piccole imprese quelle che hanno espresso maggiore disponibilità ad assumere (+7,0%).

Arezzo la provincia con il tasso di crescita dell'occupazione più elevato, rallentamento invece in quelle di Pisa e Livorno. I posti di lavoro aumentano in maniera più sensibile nel settore degli alberghi-ristoranti-servizi turistici, dell'edilizia e del commercio al dettaglio di generi non alimentari. Prevale il contratto a tempo indeterminato (nel 56% delle assunzioni previste).
Questo, in sintesi, il risultato che emerge dalla quarta indagine Excelsior, il monitoraggio permanente sulle prospettive occupazionali ed i fabbisogni professionali delle imprese, curato dall'Unioncamere Toscana su un campione di oltre 10 mila imprese private -con almeno un dipendente-statisticamente significativo e rappresentativo della struttura economico-produttiva e territoriale regionale.

Sono esclusi il settore pubblico e quello agricolo-zootecnico.
"Le positive previsioni sulla dinamica del mercato del lavoro in Toscana nel 2001 -ha detto il presidente dell'Unioncamere Toscana, Pierfrancesco Pacini- risentono comunque di un più generale attenuamento del clima di fiducia delle imprese, dovuto anche al rallentamento dell'economia statunitense ed alla conseguente riduzione del volume degli scambi internazionali. Nonostante tale contesto di riferimento, le imprese più piccole restano quelle più dinamiche sul fronte occupazionale, con previsioni di maggiori incrementi di personale dipendente in corso d'anno".
Fra i settori industriali, i maggiori incrementi sono previsti per il settore edilizio (+5,8%), dei metalli (+5,2%), del legno-mobili (+4,8%) e dell'alimentare (+4,1%).

Fra i servizi, aumenti significativi si potranno raggiungere nel comparto degli alberghi, ristoranti e servizi turistici (+5,9%) e nel commercio al dettaglio di prodotti non alimentari (+5,2%), grazie soprattutto alle grandi strutture distributive.
La nuova occupazione interesserà per il 25,5% gli operai specializzati, prevalentemente nell'industria, per il 16,5% le professioni relative alle vendite e ai servizi per le famiglie, e per il 14,4% i conduttori di impianti e gli operatori di macchinari fissi e mobili.

Il tipo di contratto prevalente sarà ancora quello a "tempo indeterminato", nel 56% delle assunzioni, mentre il 19% sarà a tempo determinato. Le assunzioni part-time sono solo il 2,8% nell'industria, mentre nei servizi coprono il 14%.
Arezzo, Grosseto e Pistoia le province con il più elevato tasso di crescita dell'occupazione (oltre il 4%), mentre significativamente al di sotto dell'incremento medio regionale si collocano Pisa e Livorno (il cui incremento non supera il 3%).
Secondo l'analisi di Unioncamere, le assunzioni ritenute di difficile reperimento in Toscana sono oltre 15000 (per mancanza della qualificazione necessaria e per la ridotta presenza delle figure richieste) e rappresentano ben il 37% delle assunzioni totali previste.

Le imprese cercano di supplire a tali difficoltà rendendosi anche disponibili a realizzare programmi articolati di corsi di formazione finalizzati all'inserimento dei nuovi assunti (nel 33% dei casi) e a reclutare il 20% dei nuovi assunti fra il personale proveniente da paesi extracomunitari.
L'incidenza più elevata nel ricorso all'occupazione extra-comunitaria (con una quota superiore al 30%) si riscontra nei comparti dei prodotti in metallo, dei servizi operativi alle imprese e del commercio al dettaglio di prodotti alimentari.