Dal Sud 250 ragazzi si formeranno nelle aziende toscane
FIRENZE- Cinque convenzioni stipulate dalla Toscana con altrettante regioni del Sud permetteranno a 250 ragazzi provenienti da Basilicata, Puglia, Sardegna, Molise e Campania di partecipare a stage formativi all’interno di aziende toscane. Che significa? Un esempio. Le aziende vitvinicole sarde hanno bisogno di tecnici ma non trovano, nella regione, manodopera specializzata? Alcuni giovani potranno venire dalla Saredgna nelle fattorie toscane per imparare l’arte della viticoltura e poi tornare nella propria terra sicuri di avere conseguito un bagaglio formativo spendibile sul mercato del lavoro locale.
Le cinque convenzioni, siglate per la nostra Regione dall’assessore all’istruzione, formazione e lavoro Paolo Benesperi, daranno il via ai bandi che, sia in Toscana che nelle Regioni partner, avvieranno la selezione dei giovani apprendisti.
A fornire questa opportunità è infatti la normativa nazionale sui tirocinii formativi che, nel gennaio scorso, ha fissato i criteri e stabilito le risorse per queste iniziative che hanno come obiettivo quello di avvicinare l’offerta e la domanda di lavoro. Grazie a uno sforzo comune, la nostra e le altre regioni contraenti stanno completando l’iter per la costruzione di pacchetti formativi centrati su settori che rispondano sia alle esigenze delle aziende toscane che si propongono di assumere i giovani apprendisti, sia al fabbisogno formativo delle regioni del Sud.
Per raggiungere l’obiettivo sono stati coinvolti anche organizzazioni di categoria e sindacati. Nelle convenzioni stipulate dalla Regione si prevede la partecipazione ai tirocinii formativi di 250 ragazzi, per un totale di 2 miliardi ne 500 milioni di finanziamento. Alla Basilicata andranno circa 626 milioni, per 60 posti di tirocinio formativo, alla Puglia 520 milioni per 50 posti, alla Sardegna 700 milioni per 70 posti, al Molise 313 milioni per 30 posti, alla Campania 400 milioni per 40 posti.
I contributi previsti, per un massimo di 2 milioni a testa) saranno assegnati alle aziende per il mantenimento (vitto, alloggio, ecc) dei giovani per l’intera durata del tironcinio, in tutto di 5 mesi.
“Si tratta di una iniziativa - commenta l’assessore all’istruzione, formazione e lavoro Paolo Benesperi – che testimonia dell’efficacia di un lavoro di concertazione con le parti sociali e fra le Regioni, un esempio di quel federalismo solidale che costituisce un modello nel quale la Toscana crede.
Non a caso si è mossa fra le prime Regioni in Italia per dare concretezza alla possibilità offerta dalla normativa nazionale”.
Definiti i numeri di riferimento, le Regioni lavorano ora per la stesura dei bandi che sranno messi a punto grazie a un Comitato tecnico interregionale e sulla scorta delle esigenze che, secondo le zone, emergeranno con maggiore evidenza.