Incendi: la Toscana è pronta per le settimane più "calde"
FIRENZE E’ un “nemico” che ogni estate si ripresenta puntualmente, investendo tanti ettari di bosco, ma che anno dopo anno ha visto la Toscana sempre più attrezzata per farvi fronte. Per l’emergenza incendi sono scattate le settimane di maggior pericolo, ma anche quelle di maggiore mobilitazione per gli uomini e i mezzi chiamati a svolgere attività di prevenzione e di pronto intervento. Attività che per quest’estate sono state ulteriormente rafforzate e riqualificate, in modo da consolidare i risultati positivi registrati negli ultimi anni nella tutela di un patrimonio “verde” senza eguali.
“ La Toscana – spiega l’assessore all’agricoltura e alle foreste, Tito Barbini – vanta la superficie di bosco più ampia in Italia. Per noi questo costituisce una straordinaria ricchezza, che abbiamo deciso di salvaguardare e valorizzare anche con il recente Piano forestale, e allo stesso tempo un’enorme responsabilità. Siamo indubbiamente una regione a rischio, ma siamo anche consapevoli che lottare contro gli incendi significa tutelare i valori ambientali, culturali e storici del nostro territorio.
Anno dopo anno abbiamo consolidato un’esperienza organizzativa alla quale le altre regioni guardano come un modello. E credo che i risultati di questi anni abbiamo premiato i nostri sforzi”.
Le forze in campo
Un personale operativo calcolato complessivamente in 3.690 unità tra dipendenti e volontari, con 978 mezzi terrestri, 10 elicotteri per la repressione e 2 elicotteri leggeri per il coordinamento. E’ questo l’”esercito” che la Regione Toscana può schierare nella sua battaglia contro gli incendi boschivi, a cui andrebbero aggiunti i mezzi aerei nazionali e alcuni sofisticati sistemi di monitoraggio a distanza, con telecamere e sensori ad infrarossi.
Il potenziamento ha riguardato in particolare il servizio aereo di repressione. Nel 2001 siamo infatti passati da uno a due elicotteri tipo “Lama” od “Ecureuil” disponibili stabilmente durante tutto l’anno. Per il periodo estivo – nei mesi luglio-settembre si concentrano in media il 53 per cento degli incendi - se ne sono aggiunti altri otto, arrivando a dieci: il precedente limite era di cinque. Un incremento che ha consentito una migliore copertura del territorio, con un elicottero per provincia.
“Quest’anno abbiamo puntato con particolare forza sul potenziamento e sulla formazione del personale, ma la nostra strategia di fondo rimane sempre la stessa – spiega l’assessore – E’ una strategia che si incardina sulla prevenzione, con un costante controllo del territorio, e sulla massima tempestività degli interventi.
L’esperienza acquisita in questi anni ci dimostra che questa è la strada che ci può maggiormente garantire dallo svilupparsi di incendi estesi e difficilmente controllabili”.
Non è insomma un caso che proprio sulla prevenzione si concentrino circa il 60 per cento delle risorse messe a disposizione per le attività di antincendi boschivi. Attività a cui il bilancio riserva per il 2001 una somma pari a 17,3 miliardi.
I dati sugli incendi
Su una superficie complessiva di poco meno di 2 milioni e 300 mila ettari, la Toscana vanta oltre un milione di ettari di bosco, con un indice di boscosità del 47 per cento.
E’ questo il patrimonio “verde” che in media ogni anno è investito da un numero di incendi che si aggira sugli 800 annui: un valore che tiene conto sia di anni con picchi particolarmente alti (come il 1993, con 1.473 incendi), sia di anni con ridotto numero di eventi (come il 1999, con 695 incendi).
Di fronte a questa realtà il successo delle politiche regionali si misura in particolare sulla progressiva riduzione della superficie percorsa dagli incendi – siamo passati da una media annua di 17 mila ettari nel quinquennio 1970-74 a una di 2.700 nel quinquennio 1996-2000 – e soprattutto della superficie media percorsa da ogni incendio – nello stesso arco temporale scesa da 19 a 3,5 ettari per ogni evento.
Quest’ultimo rappresenta un dato di grande significato, perché esprime l’efficacia dei servizi antincendio. Le cifre, insomma, dimostrano che in Toscana gli incendi sono più contenuti in estensione e danni prodotti.
Quanto alla stagione in corso (primo giugno-11 luglio) gli incendi boschivi sono stati 38 contro i 66 dell’anno scorso, nello stesso periodo. La superficie investita dagli incendi boschivi è stata di 23,4 ettari, contro i 136 del 2000.
Lo stato di pericolosità
Ricordiamo che dallo scorso primo luglio, con uno specifico decreto pubblicato sul Bollettino ufficiale, è stato proclamato lo “stato di grave pericolosità per lo sviluppo degli incendi su tutto il territorio regionale”.
Sulla base di questo provvedimento, adottato come tutti gli anni all’inizio dei mesi presumibilmente più difficili , in questi mesi sarà proibita qualsiasi operazione che possa comportare un rischio di incendio ad una distanza inferiore di 200 metri da boschi e aree assimilate. Per i trasgressori si prevedono sanzioni comprese tra le 150 mila lire e il milione e mezzo, senza contare ulteriori conseguenze amministrative e penali che potranno essere inflitte nel caso che tali operazioni provochino davvero un incendio.
“Ma a prescindere dalla sanzioni – ricorda Barbini – la ricchezza straordinaria, unica, delle nsotre foreste impone a tutti attenzione e responsabilità. Nessuno può permettersi di abbassare la guardia. Per questo raccomando a tutti i cittadini la massima attenzione, non solo per evitare azioni potenzialmente rischiose, ma anche per segnalare alle strutture preposte agli interventi ogni avvistamento di fuochi o fumi all’interno o in vicinanza dei boschi”.