Resterà pubblica la spa che gestirà il patrimonio residenziale

Redazione Nove da Firenze

E’ quanto prevede un apposito ordine del giorno presentato da Monica Sgherri ed Enrico Falqui (Rifondazione Comunista), sottoscritta da Vincenzo Esposito (DS), Riccardo Basosi (Democratici), Nicola Rotondaro (Comunisti Italiani), Gianni Conti (PPI) e Alessio Papini (Verdi) ed approvata dal Consiglio comunale lunedì scorso. Nel documento si ricorda anzitutto che «l’ATER di Firenze in questi anni ha svolto una buona gestione del patrimonio amministrato, in termini di gestione degli affitti e negli ultimi anni di manutenzione degli alloggi, lavorando in positiva collaborazione e accordo con il Comune di Firenze e disponendo di fondi necessari anche per la realizzazione di nuovi insediamenti che ha trovato ostacoli in Firenze per la difficoltà di reperire aree idonee».

I sette consiglieri sottolineano «il carattere sociale e l’interesse prioritario pubblico della programmazione, coordinamento e gestione dell’edilizia residenziale pubblica quale strumento essenziale in una città ad alta tensione abitativa dove per numero di sfratti e prezzi del mercato degli affitti vede fasce sociali sempre più ampie escluse dalla possibilità di trovare soluzioni abitative in questa città». L’ordine del giorno impegna il Sindaco «a informare preventivamente il Consiglio comunale sulla eventuale scelta di ampliare la spa del soggetto gestore con l’ingresso di soggetti privati», «a garantire il mantenimento delle quote di maggioranza pubblica nel soggetto gestore spa» ed «a far inserire nei patti sociali la clausola del mantenimento della assoluta maggioranza dei voti esercitabili di parte pubblica pena il venir meno dell’affidamento diretto».