L'imprenditoria agricola femminile in Maremma: dalla conoscenza alla progettualità

Redazione Nove da Firenze

E' il titolo del convegno organizzato dalla FIDAPA (Federazione italiana donne, arti, professioni e mestieri) che vedrà la partecipazione di esperti del settore, Venerdì, 25 maggio, alle 16, presso la Sala delle Contrattazione della Camera di Commercio, via Cairoli a Grosseto. Alla tavola rotonda, infatti, interverranno l'assessore regionale all'Agricoltura Tito Barbini, l'assessore allo Sviluppo Rurale Alessandro Pacciani, Maria Pia Mancini, Giovanna Bernardi, vice presidente della Coldiretti, Federico Vecchioni, presidente della Confagricoltura e consigliere nazionale Agriturist e Anna Maria Focacci, presidente del Comitato per la promozione dell'imprenditoria femminile della Camera di Commercio.

Non solo, concluderanno i lavori del convegno due rappresentanti dell'imprenditoria agricola "in rosa" mettendo a confronto le loro esperienze. Sono Anna Maria Spada e Daniela Marrucchi Locatelli.
"Abbiamo voluto organizzare un convegno sull'imprenditoria femminile nel settore agricolo, in particolare in quello dell'agriturismo _ ha spiegato Pina Biagioli, presidente della FIDAPA provinciale _ intanto perché il compito fondamentale della nostra associazione è quello di valorizzare le competenze delle donne e, quindi, incoraggiarle all'impegno per raggiungere nelle mansioni che svolgono la più alta qualità e poi perché il settore agricolo, in particolare quello dell'agriturismo, rappresenta un importante volano nella nostra economia.

Se, inoltre, le cifre di cui disponiamo sono esatte sembra, addirittura, che i due terzi di queste aziende agrituristiche siano state realizzate e siano gestite da donne. Anna Maria Spada e Daniela Marrucchi Locatelli ne sono un esempio, tra l'altro di alta qualità".
Pina Biagioli sostiene anche che il lavoro fatto in questo settore dalle imprenditrici maremmane è notevole. "Le donne, oltre ad un ottimo senso degli affari, hanno anche una creatività ed una fantasia eccellenti _ commenta _ basta pensare alle ristrutturazioni operate su vecchi poderi e casali.

Sono, infatti, riuscite a creare angoli meravigliosi per la gioia dei turisti, ma anche per il vanto della nostra terra. Direi che molti dei nostri agriturismi meriterebbero addirittura quaranta spighe invece che quattro".