Incentivi all’export Legge n.83/89: Beneficiarie Piccole e Medie Imprese non profit

Redazione Nove da Firenze

Oltre alla multiregionalità, i beneficiari agli incentivi previsti dalla Legge 83/89, devono possedere altri requisiti.
Debbono essere consorzi o società consortili non profit costituiti, anche in forma cooperativa, da piccole e medie imprese industriali, commerciali, di servizi, aziende artigiane oppure consorzi “misti” che abbiano come scopo sociale la promozione e la vendita dei prodotti degli associati, oppure la gestione di una struttura per la commercializzazione dei prodotti in un Paese extra-Ue. I consorzi, di norma, debbono essere formati da almeno 8 imprese, ma il numero minimo può essere pari a 5 se gli organismi associano aziende artigiane, imprese dei settori merceologici specializzati del tessile-abbigliamento o aziende ubicate nei territori dell’Obiettivo 1 (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna).



Sulle spese che i consorzi sostengono per realizzare i programmi, il Ministero applica un sistema di calcolo dei contributi che si basa su vari parametri.
Se i consorzi sono operativi da non più di 5 anni il contributo non può superare il limite del 70%.
Se il consorzio ed i 4/5 delle associate anno sede nelle Regioni dell’Obiettivo 1 il contributo non può superare il limite del 60%.
Se i consorzi sono attivi da oltre 5 anni il contributo non può superare il limite del 40%.
Inoltre, i parametri massimi vengono applicati qualora i consorzi abbiano una sede stabile in Italia e rispondono ad un numero variabile (collegato all’ubicazione e all’anzianità dei consorzi) di elementi preferenziali:
- avere una sede stabile in un Paese extracomunitario,
- avere svolto attività promozionale all’estero per un importo non inferiore al 30% del totale delle spese ammesse,
- essere costituiti in maggioranza da imprese artigiane o industriali.



Gli elementi preferenziali che bisogna soddisfare sono:
almeno due per i consorzi del Centro-Nord con più di 5 anni;
uno per i consorzi del Meridione (Obiettivo 1) con più di 5 anni e per i consorzi del Centro-Nord attivi al massimo da 5 anni;
nessuno per gli organismi associativi dei territori dell’Obiettivo 1 di recente costituzione.
Nel caso che non siano rispettati gli elementi preferenziali sono previste diverse percentuali di riduzione del contributo.



Comunque il finanziamento, risorse permettendo, non può oltrepassare i tetti stabiliti in relazione all’ampiezza dei consorzi:
- 150 milioni per gli organismi che comprendono fino a 24 imprese,
- 200 milioni per gli organismi che associano fino a 74 imprese,
- 300 milioni per gli organismi che associano più di 74 imprese.

GV