Perché mi è stato impedito di prendere la parola nel Consiglio del Quartiere 2?

Redazione Nove da Firenze

Il quesito lo posto, in un’interrogazione, il consigliere di Alleanza Nazionale Antonio Gerardo Andriulli. «Il fatto è avvenuto ieri sera durante la discussione sulla vendita delle farmacie comunali - scrive Andriulli - eppure, in precedenza, i Presidenti dei Quartieri 1 e 5 avevano concesso a me e ad altri consiglieri il permesso di intervenire nel dibattito in corso». Il consigliere di AN chiede quindi di sapere «se è possibile o meno, per i consiglieri comunali, intervenire nei dibattiti dei consigli circoscrizionali» e, se non fosse possibile, «quale sarebbe allora il ruolo istituzionale del consigliere comunale».
"Se questo è il clima fra maggioranza ed opposizione ci adegueremo e ne trarremo le dovute conseguenze».

E’ quanto ha dichiarato il consigliere di Forza Italia Massimo Pieri sulla vicenda che ha visti coinvolti il Presidente del quartiere 2 Andrea Aiazzi ed il consigliere comunale di Alleanza Nazionale Antonio Gerardo Andriulli. Secondo Pieri «impedire di parlare ad un membro dell’opposizione non solo non è democratico ma va contro ogni buon senso. Se al Consiglio di quartiere 2 avessero chiesto la parola il Sindaco o il Presidente del Consiglio comunale, anche loro consigliere comunali, cosa sarebbe successo?».

«La vicenda è grave ed esprimo la solidarietà al consigliere Andriulli - ha aggiunto la consigliera Bianca Maria Giocoli, anche lei di Forza Italia - durante la mia presidenza in questo Consiglio di quartiere permisi di intervenire alla consigliera comunale di Rifondazione comunista Monica Sgherri. Il Presidente Aiazzi non conosce le regole della democrazia e del giusto rapporto fra maggioranza ed opposizione».