Rifiuti: Gesualdi e Gori in polemica con Forza Italia
"Un Piano da gettare dopo appena cinque mesi - afferma sulla Nazione di oggi il coordinatore provinciale di Forza Italia, Paolo Marcheschi -. Già in estate abbiamo espresso tutte le nostre perplessità. Adesso troviamo sulle nostre posizioni autorevoli esponenti del centro sinistra". "La Provincia ultimamente ha parlato di un quadruplicamento dell'attività dell'impianto di Borgo San Lorenzo, negando invece la realizzazione di un impianto di compostaggio a Scandicci - sottolineano gli azzurri -.
Esattamente il contrario di quanto previsto dal Piano. I dati reali inchiodano la giunta Gesualdi: i rifuti aumenteranno del 6% e non diminuiranno del 5% come previsto dal Piano". "Purtroppo nel centrosinistra non si è d'accordo sui soggetti ai quali affidare quello che sarà un vero e proprio business - va giù duro il consigliere provinciale Bertini -. E così siamo in una fase di stallo". "Già adesso ci sono difficoltà - spiegano i due consiglieri -. La Provincia ha deciso infatti di creare due zone per la gestione dei rifiuti, separando Firenze da Empoli, dove ha sede il maggior numero di discariche.
Per questo l'area del capoluogo versa in enormi difficoltà. Si deve subito qualcosa per cancellare una brutta pagina dell'amministrazione fiorentina".
Il presidente della Provincia, Michele Gesualdi, e l'assessore all'ambiente, Riccardo Gori, intervengono oggi per far rilevare che, per quanto riguarda il passato, è ormai da oltre sei anni che non si è verificata nessuna emergenza rifiuti nella nostra provincia, segno che non si è lavorato tanto male.
"Così è per il presente e così sarà per il futuro", aggiungono Gesualdi e Gori.
Nel giro di qualche settimana infatti verrà riadottato il nuovo Piano Provinciale RSU, che si è posto ed ha raggiunto il duplice obiettivo da un lato di assicurare un sistema impiantistico a tecnologia avanzata e sicura nello smaltimento - basato sulla termovalorizzazione - e dall'altro di assicurare per la fase di transizione da qui alla costruzione degli impianti (quattro o cinque anni) lo smaltimento dei rifiuti della nostra provincia in modo certo e sicuro.
Dunque, concludono Gesualdi e Gori, "di qui a poco parleranno i fatti.
Nel frattempo consigliamo a tutti, e soprattutto alle forze politiche, di avvicinarsi a questi temi così delicati ed in cui è facile creare subito allarme sociale con senso di responsabilità e serenità di giudizio: non gioverebbe a nessuno infatti creare allarmi e polveroni che intralciassero la realizzazione del piano. Auspichiamo invece, nell'affrontare fra breve il dibattito politico sul piano dei rifiuti, un confronto serio fra forze politiche serie, basato sulla legittima critica ma anche sulla proposta".