Agevolazioni contributive per il settore agricolo

Redazione Nove da Firenze

Con voto unanime su una mozione presentata dal capogruppo di An Enrico Nistri, che ha accolto nel dispositivo un emendamento dell'assessore all'agricoltura Mario Lastrucci, il Consiglio provinciale invita la Regione Toscana a farsi interprete nei confronti del Governo affinché siano tutelate le Aziende agricole situate nei territori già classificati quali zone particolarmente svantaggiate ed affinché siano previste le necessarie misure finanziarie per garantire il mantenimento delle precedenti agevolazioni a favore delle Aziende agricole situate nelle aree montane.

Come è noto, il decreto legge 146/97 impone una revisione delle zone svantaggiate e montane al fine di riordinare le agevolazioni contributive. Una delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica ha individuato anche i criteri usati per la nuova delimitazione. L'amministrazione regionale toscana, al fine di tener conto di condizioni di svantaggio localmente rilevanti, ha apportato all'elenco allegato alla delibera del Cipe alcune modifiche. "Nonostante le modifiche apportate - ha spiegato Nistri - ampi territori dei Comuni di Vaglia, Borgo San Lorenzo, Scarperia, Vicchio, San Piero a Sieve, Dicomano, Londa, Pontassieve e Pelago - vedranno ridursi gli importi delle agevolazioni contributive del 45 per cento perché non considerati ai fini contributivi 'zona montana'".

La richiesta del Consiglio provinciale alla Regione Toscana, dopo un confronto durante il quale sono intervenuti i consiglieri Cecconi (Ds) e D'Amico (Rifondazione comunista), nasce da queste considerazioni.