Agriturismo: l'annuario 2001
Piu' ricco di informazioni e di suggerimenti, piu' aggiornato, ancora piu' curato. L'Annuario ufficiale dell'agriturismo in Toscana, edizione 2001, si presenta cosi' agli operatori del settore, agli amanti delle "vacanze verdi", ai visitatori che in Toscana vogliono cercare itinerari, tradizioni, proposte enogastronomiche diverse da quelle consuete. Guida, ma non solo: strumento utile per organizzare vacanze ed escursioni, ma anche libro da conservare e idea regalo natalizia, l'Annuario e' in realta' molto di piu', un vero e proprio "vademecum" del mondo rurale toscano, con notizie che spaziano dai parchi naturali ai musei della civilta' contadina, dalle strade del vino alle sagre.
E, allo stesso tempo, il
termometro di un settore che gia' vede la Toscana rappresentare oltre il 25
per cento dell'offerta complessiva nazionale, ma anche proseguire la
crescita a grande ritmo. Con incrementi che continuano ad attestarsi sulla
doppia cifra: nel 1999, tanto per dare qualche dato, le presenze negli
agriturismi toscani sono stati 1.248.813, il 21,70 per cento rispetto all'anno
prima; nel solo trimestre giugno-agosto 688.509, una cifra ragguardevole
che pero' quest'anno e' stata ulteriormente superata, di ben 119.050
presenze, il 17,3 per cento in piu'.
E' una realta' ben documentata dall'Annuario 2001, che - edito dalla Cld
di Pisa nell'ambito di una collaborazione tra Regione e Agenzia regionale
per lo sviluppo e l'innovazione in agricoltura - viene presentato oggi a
Cortona, una delle capitali dell'agriturismo toscano, con ben 30 aziende
nel suo territorio comunale: meno solo di San Gimignano - comune leader
a livello nazionale per rapporto tra numero di imprese, 46, ed abitanti -
Grosseto, Montepulciano e Castelnuovo Berardenga
"Il 2000 - spiega l'assessore regionale all'agricoltura, Tito Barbini - e'
stato un altro anno di straordinaria crescita, sia in quantita' che in qualita'.
L'agriturismo si configura ormai come uno dei pilastri delle nuove politiche di sviluppo rurale in Toscana. E' una realta' conosciuta e apprezzata oramai in tutto il mondo, a cui pero' non sembra attribuire la dovuta attenzione il testo unico presentato in queste settimane dal governo, che non tiene conto delle sostanziali differenze tra l'agriturismo, attivita' imperniata sull'impresa agricola, e altre forme di turismo rurale, che invece niente hanno a che vedere con l'agricoltura e che potrebbero essere in tutto e per tutto simili a quelle offerte in citta', se non per il fatto di essere localizzate in campagna.
E' un'impostazione rispetto alla quale mi
sento di condividere le preoccupazioni espresse dalle organizzazioni del
agriturismo toscano, una realta' troppo seria perche' possa essere
penalizzata o confusa con altre forme di ristorazione e ospitalita'".
Le novita' dell'Annuario 2001
Il primo dato che balza agli occhi e'
quello dell'aumento delle aziende agrituristiche. Erano 1.738 nella prima
edizione - con dati aggiornati al 31 dicembre 1999 - sono 1.951 nel nuovo
annuario, che ha dati aggiornati al 31 agosto di quest'anno: un incremento
di quasi il 13 per cento in otto mesi.
In totale, quasi 2 mila imprese, tutte regolarmente autorizzate sulla base della legge regionale, tutte con uno spazio di mezza pagina a disposizione per il quale, e' bene precisare, non e' stato richiesto alcun onere o partecipazione alle spese. Imprese che compaiono sul sito Internet gestito dall'Arsia assieme al dipartimento dello sviluppo economico, e che rappresenta la base informativa anche dell'Annuario. Per ognuna di esse l'apparato informativo si presenta piu' ricco - compare per esempio l'indicazione del numero dei posti letto in camera e in appartamento, assente nell'edizione 1999 - nonche' piu' leggibile nelle icone che segnalano le attivita' e i servizi offerti.
La pubblicazione, ripetiamo, con le sue circa mille pagine e i quasi quattro
etti di peso, intende presentarsi come una guida complessiva al mondo
rurale toscano: e' infatti completata dalle informazioni relative a 85 parchi
e riserve naturali, a 58 musei etnografici e di storia naturale, a 14 strade del
vino, a 76 sagre e feste locali.
L'edizione 2001 guarda anche al "turismo naturale" di provenienza
straniera, una componente che costituisce circa il 50 per cento delle
presenze complessive.
Entro breve sara' infatti disponibile anche
l'edizione inglese dell'Annuario: sara' presentata a febbraio a Milano, in
occasione della Borsa internazionale del turismo.
Qualita' e semplificazione burocratica
Il volume e' anche una nuova
testimonianza del fatto che l'agriturismo in Toscana e' una realta' non solo
quantitativamente rilevante - con i quasi 2000 agriturismi (568 in
provincia di Siena, 365 a Grosseto, 316 a Firenze, 208 ad Arezzo, 189 a
Pisa, 108 a Livorno, 71 a Lucca, 66 a Pistoia, 43 a Massa Carrara, 14 a
Prato), di cui 468 con servizi di ristorazione e 248 con attivita' ricreative -
ma anche di grande qualita'.
"Valorizzare l'agriturismo - ricorda Barbini - significa rafforzare un settore strategico dello sviluppo rurale, nel quale ambiente e lavoro, cultura e produzione si uniscono per costituire qualcosa di unico, che tutto il mondo ci invidia. E' una crescita quantitativa e qualitativa che ci attendiamo che prosegua anche nel futuro, anche di fronte alla crescita di nuovi stili di vita e di consumo, che premiano e premieranno sempre di piu' quanto puo' offrire il nostro mondo rurale, in termini, per esempio, di genuinita', salubrita', tipicita'.
Non e' un caso, ad
esempio, che per quanto riguarda l'enogastronomia, in una recente
indagine della AcNielsen 74 italiani su 100 si dichiarino 'buongustai', con
una attenzione sempre piu' marcata verso quei prodotti tipici che proprio
nei nostri agriturismi trovano una sede ideale di degustazione, consumo,
acquisto. Insomma - conclude l'assessore - la crescita non appartiene solo
al passato, ma ci sono prospettive di sviluppo che intendiamo in tutti i
modi agevolare, cosi' come abbiamo gia' fatto in passato, in particolare sul
terreno della semplificazione delle procedure e della formazione
professionale".
"Lo sviluppo e il successo di questo settore, che e' testimoniato
dall'ulteriore incremento delle imprese e dal crescente gradimento da
parte dei turisti, italiani e stranieri - spiega l'amministratore dell'Arsia,
Maria Grazia Mammuccini - dimostra che la strada intrapresa e' quella
giusta, e dunque occorre percorrerla con determinazione.
L'attivita' agrituristica, ricordiamolo, offre recettivit… in maniera diffusa nel territorio, raggiungendo anche i piccoli comuni che non dispongono di strutture alberghiere. E' la cornice ideale per la conoscenza e la valorizzazione dei prodotti tipici e delle attivita' rurali. Fornisce posti di lavoro qualificati e nuove occasioni d'impresa, in particolare ai giovani e alle donne, che hanno dimostrato di saper cogliere e soddisfare le esigenze di qualita' richieste da un turismo sempre più consapevole ed esigente.
Promuovere l'agriturismo significa insomma offrire opportunit…
di sviluppo armonico del territorio e dare un contributo importante per
assicurare la permanenza delle popolazioni anche nelle zone più
svantaggiate, quelle marginali e montane".
Ricordiamo, tra l'altro, che la Toscana e' stata la prima regione a dotarsi di
un sistema di classificazione delle aziende agrituristiche, con
l'assegnazione di "spighe" - da una a cinque - in grado di offrire
un'informazione oggettiva e trasparente sui servizi forniti.
Sistema che, dopo una prima fase di sperimentazione, e' "andato a regime" con una delibera dello scorso ottobre, che ha tra l'altro fortemente ridotto ogni appesantimento burocratico, estendendo invece al massimo le possibilita' di autocertificazione.