Il piano di indirizzo delle attivita' e dei beni culturali per gli anni 2001-2003

Redazione Nove da Firenze

E' iniziata in V Commissione (Attivita' culturali e turismo) l'analisi del piano di indirizzo delle attivita' e dei beni culturali per gli anni 2001-2003 della Regione Toscana che stabilisce una serie di interventi strutturali che puntano al miglioramento di musei, biblioteche, archivi, istituti e attivita' culturali; inoltre una serie di interventi per la conservazione del patrimonio architettonico e interventi finalizzati allo sviluppo di strategie interculturali (Portofranco), mentre per lo spettacolo e' previsto un provvedimento a parte.

Per questi interventi la Regione nel 2001 mettera' a disposizione 11 miliardi di lire: il 54% della cifra, secondo la proposta del piano, sara' destinata a progetti di interesse regionale, mentre il restante 46% sara' destinato alle Province per il finanziamento di progetti presentati. Ogni provincia toscana ha diritto a una quota prestabilita di finanziamenti. Come ha spiegato il presidente della Commissione Loriano Valentini (Ds) sul piano e' stata attuata un' ampia serie di consultazioni in tutta la Toscana.
"Gli obiettivi e la politica sono stati ampiamente condivisi - ha detto Valentini -.

La stesura ha cercato di riassumere al meglio le istanze avanzate dalle varie Province".
Quanto alla ripartizione dei finanziamenti, Valentini ha osservato che "bisogna fare un passo in piu' rispetto alla spesa storica che ogni Provincia ha fin qui effettuato per i beni culturali". Giuliana Baudone (An) ha commentato che "i soldi a disposizione sono pochi e poco si puo' fare". Bruna Giovannini (Ds) ha posto l'accento sulla questione che ''questo piano afferma dei concetti importantissimi: il fatto che cultura e qualita' della vita vanno di pari passo, che la valorizzazione culturale attiva processi di valorizzazione ambientale e umana".
L'assessore regionale alla cultura Mariella Zoppi, illustrando il provvedimento alla Commissione, ha spiegato tre le altre cose che l'obiettivo "e' quello di dedicare particolare attenzione agli interventi nella Toscana minore, dove spesso la capacita' di progettazione e di iniziativa e' debole".

L'assessore ha anche rassicurato sul fatto che "non ci sara' alcuna Provincia che alla fine avra' meno soldi a disposizione del passato", e che comunque ogni amministrazione provinciale ha a disposizione un plafond minimo, e uguale per tutti, di 200 milioni di lire. Adesso la Commissione attende il parere del Consiglio delle autonomie locali.