Cinghiale: troppi incidenti ai cacciatori

Redazione Nove da Firenze

Un morto e due feriti durante le ultime battute al cinghiale, e tutti fra cacciatori di grande esperienza e capacità. Un dato preoccupante per l’assessore provinciale alla caccia, Mario Lastrucci, che ha subito scritto ai responsabili dei distretti di caccia ed ai capi delle squadre di cinghialai per invitare ad una maggiore prudenza ed al rispetto rigoroso delle norme di comportamento.
"La caccia al cinghiale è una delle più interessanti per il mondo venatorio – dice nella sua lettera Lastrucci – ma richiede la massima preparazione ed attenzione perché le giornate di svago non devono trasformarsi in tragedie".
Ed ecco le principali norme di comportamento che Lastrucci ricorda ai cacciatori.
Non sparare mai in direzione di case, strade, ferrovie e luoghi dove si possa trovare della gente a lavorare, a meno che non si sia sicuri di trovarsi ad una distanza almeno pari ad una volta e mezza la gittata del fucile.
Non sparare mai se non si è individuato il bersaglio senza ombra di dubbio nel cinghiale e ricordarsi che il campo di tiro davanti a ciascun cacciatore è al massimo di 90° e che ogni cambiamento di posizione va segnalato.
Rispettare i ruoli all’interno della squadra e lasciare che siano i canai ad occuparsi dell’inseguimento dei cinghiali feriti.
Raddoppiare la cura nel tenere il fucile, a seconda dei momenti, o con la sicura, o in spalla o comunque puntato verso il basso o verso l’alto e mai ad altezza d’uomo.
Attenzione anche, come per la guida e per altre attività che richiedono concentrazione, alle bevande alcoliche ed ai farmaci che possono rallentare i riflessi.
Lastrucci ricorda infine che tutti i cacciatori abilitati prima del 1997 ma dopo il 1995, se non lo hanno già fatto devono seguire un corso di formazione presso le associazioni venatorie.