Manutenzione e scoperte di opere d’arte al Santa Maria della Scala

Redazione Nove da Firenze

Passando dalla cura dei malati alla cura del suo antico patrimonio storico-artistico, il Santa Maria della Scala, nell’ambito delle ricerche e delle indagini nei millenari ambienti del complesso, ha inteso valorizzare ulteriormente l’insieme dei dipinti, mobili e arredi sacri conservati nella Compagnia di Santa Caterina della Notte. Per questo, in accordo con la Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici di Siena, ha affidato un incarico di manutenzione e di piccoli interventi di restauro.

Liberati dalla polvere e da densi depositi di fumi delle candele, accese per molti secoli dalla devozione dei confratelli, già si annunciano interessanti scoperte per quanto riguarda la pittura senese del Seicento e del Settecento in rapporto anche con altre scuole pittoriche italiane. Di particolare interesse è inoltre la scoperta su un pregevole lampadario bronzeo a molti bracci, che sta ad illuminare l’ingresso della Compagnia, della data 1618 e di una sigla che, evidentemente, cela il nome di un valente artigiano senese, sul quale meriterà svolgere ulteriori indagini.

Questo intervento di manutenzione, davvero straordinario, che è il primo atto di una serie di attività tese alla salvaguardia delle opere d’arte, praticata con sistematica quotidianità, su un patrimonio che è entrato fortunatamente nel circuito pubblico e in particolare nel percorso museale del Santa Maria della Scala.