Centro di ascolto Alzheimer: il bilancio dei primi sei mesi di attività

Redazione Nove da Firenze

Trecentoventisei contatti attraverso il numero verde (800900136), 165 incontri nel settore dell’assistenza, 88 in quello medico, 44 in quello legale e circo 2200 casi presunti nel Comune di Firenze. Sono questi, in estrema sintesi, i numeri del bilancio dei primi sei mesi del centro di ascolto Alzheimer, presentati stamani in Palazzo Vecchio dall’assessore Giacomo Billi e dal presidente dell’Aima (Associazione Italiana Malati di Alzheimer) Manlio Matera. “Questa iniziativa – ha detto l’assessore Billi – è nata alla fine del 99 nell’ambito del progetto sperimentale della Regione Toscana con la collaborazione del Comune di Firenze, che ha affidato all’Aima la gestione.

Firenze, fino a questo momento, è l’unica città che si è dotata di questo strumento e direi che i risultati sono positivi. L’Alzheimer è un’emergenza sociale e sanitaria e col rapidissimo invecchiare della popolazione necessitano interventi di questo tipo”. L’assessore Billi, a tal proposito, ha ricordato che gli ultrasessantecinquenni, età dalla quale comincia a manifestarsi l’Alzheimer, rappresentano il 24% della popolazione di Firenze (contro il 18% della media nazionale). “L’Alzheimer – ha concluso l’assessore Billi – è una malattia diversa che ha un impatto devastante sulle famiglie che spesso si trovano a non avere punti di riferimento.

Per questo l’attività del centro di ascolto diventa uno strumento insostituibile che continuerà ad operare sul nostro territorio”.
Per quanto riguarda i contatti al numero verde il 50% arrivano dalla città di Firenze e l’altro 50% da altre province, anche fuori della Toscana. Di questi il 67% sono donne. Fra le richieste al centro di ascolto il 31% riguardano informazioni sui servizi e l’assistenza, il 26% sulle consulenze legali, l’8% attività dell’Aima e l’1% sull’aspetto psicologico.