Approvato dalla provincia di Prato lo statuto dell'ASEL

Redazione Nove da Firenze

Il consiglio provinciale di Prato nella seduta di mercoledì scorso ha approvato la versione definitiva dello statuto dell’Asel, la nuova Agenzia per i servizi all’economica locale. Soci della struttura saranno la Provincia, il comune di Prato e la Camera di Commercio . L’Asel raccoglierà le competenze di Iris e Siel e si occuperà di servizi all’industria, all’artigianato e all’agricoltura ."Compiti dell’Agenzia – ha spiegato l’assessore alle Politiche economiche, Fabio Giovagnoli, illustrando lo statuto – sono quelli di fornire servizi e consulenze mirate al sostegno della programmazione e dello sviluppo anche attraverso la realizzazione di sistemi informativo statistici, studi e ricerche".

L’Asel si occuperà di monitorare e valutare l’attuazione delle politiche strutturali nazionali e comunitarie oltre a fornire assistenza tecnica per l’accesso ai fondi da parte di enti pubblici e imprese. L’Agenzia svolgerà la sua attività in costante raccordo con amministrazioni locali, università, imprese pubbliche e private. Al suo interno sarà istituito anche un comitato scientifico. L’Agenzia sarà gestita da un consiglio di amministrazione composto da 7 membri: tre indicati dalla Provincia, due dal Comune di Prato e uno da altri soggetti (il 10 % del capitale sociale potrà infatti essere sottoscritto da soggetti da soggetti pubblici e privati diversi da quelli che hanno costituito la società).

Lo statuto è stato approvato con i voti favorevoli di tutti i gruppi di maggioranza. Voto contrario ha espresso il gruppo di Rifondazione comunista . Mentre i consiglieri di An, Ccd e Forza Italia, polemici sui contenuti del provvedimento, non hanno partecipato al voto. Il consigliere di An, Gianni Cenni, ha sottolineato il ruolo “delicato e di forte impatto” dell’Agenzia. Su uno strumento di questo genere – ha sostenuto Cenni - che va ad incidere direttamente sull’attività del distretto tessile e delle singole imprese non si può eludere il controllo della minoranza che non può essere lasciata fuori dalla gestione.

(mr)