Il consiglio regionale aderisce alla campagna contro la pena di morte promossa da Amnesty International

Redazione Nove da Firenze

La mozione, firmata da Giovannini, Cecchi, Starnini, Manciulli, Cecchetti, Valentini del gruppo consiliare dei Ds, è stata illustrata ieri da Alfonso Lippi (Ds) che ha ricordato l'impegno della Regione a favore dei diritti umani e contro la pena capitale. Lippi ha anche chiesto a Nencini di dedicare una giornata straordinaria del consiglio regionale a questi temi, anche per sensibilizzare l' opinione pubblica di fronte all' imminente esecuzione di Barnabei, di origine toscana, che sta per essere eseguita negli Stati Uniti.

A Barnabei Luciano Ghelli (Comunisti italiani) ha suggerito di proporre la cittadinanza onoraria.
Alberto Monaci (Ppi) e Fabio Roggiolini (Verdi) hanno aderito alla mozione assieme a Giovanni Barbagli (Rc) che ha segnalato, con preoccupazione, i casi di altre morti indirette come lo sono quelle che accadono sui luoghi di lavoro.
Per Pieraldo Ciucchi (Sdi) è importante un impegno convinto del consiglio contro la pena di morte, ma non sempre va seguito il modello americano che, sul piano dei diritti umani, presenta degli aspetti negativi.
Lorenzo Zirri (Forza Italia) ha condiviso il significato della mozione, ma si e' detto in disaccordo con alcuni interventi fuorvianti che sembrano mettere sullo stesso piano gli Stati Uniti con regimi dittatoriali e autoritari.
Il testo della mozione, ha detto Maurizio Bianconi (An) "è uno strumento pieno di buone intenzioni, ma sostanzialmente sbagliato perché non si aderisce per mozione, ma per convinzione".
Secondo Franco Banchi (Cdu) su un tema come i diritti umani, sarebbe opportuno un maggiore coinvolgimento delle forze d'opposizione.

A suo giudizio, inoltre, deve essere sviluppata un'opera di sensibilizzazione culturale che coinvolga le scuole.
La Circoscrizione Toscana di Amnesty International ha intanto organizzato in piazza S. Spirito a Firenze una serata dedicata all'Arabia Saudita. Il giorno non è stato scelto a caso: venerdì 14 luglio, ore 21.30. Il venerdì è infatti il giorno in cui in Arabia Saudita avvengono le esecuzioni in piazza. Lo spettacolo comincerà alle 21,30 con una fiaccolata per proseguire con varie attrazioni il cui scopo è quello di sensibilizzare i presenti e raccogliere firme e fondi per l'associazione per i diritti umani.

Un attore leggerà infine alcune testimonianze tratte da casi di violazioni perpetrate nel paese saudita sul sagrato della chiesa di S. Spirito. La manifestazione era prevista per il 30 giugno, ma è saltata.
Info: Riccardo Michelucci 0347/9508356 r.michelucci@amnesty.it