il Sindaco dovrà ristabilire, entro 30 giorni, la legalità all’Indiano occupato

Redazione Nove da Firenze

Il Consiglio comunale ha approvato un documento sulla palazzina dell’Indiano occupata abusivamente. Nel documento, presentato dai consiglieri dei Ds Massimo Mattei e Alessandro lo Presti e sottoscritto dai capigruppo di Sdi, Rinnovamento, Popolari, Verdi e Democratici, si invita il Sindaco «a promuovere entro 30 giorni, iniziative utili a verificare l’esistenza di condizioni per ricondurre la gestione della palazzina a condizioni di legalità e di compatibilità rispetto alle esigenze espresse dai cittadini che abitano nelle vicinanze della struttura» e, «qualora non si verificasse disponibilità al dialogo ad assumere tutte quelle iniziative necessarie per ricondurre la situazione ad uno stato di legalità».
Il Consiglio comunale ha invece respinto la mozione sullo stesso argomento presentata dal capogruppo del CCD Federico Tondi.


Secondo Toccafondi (Azione per Firenze): «fino ad ora c’è stata illegalità e quindi omissione di intervento di questa e delle altre amministrazioni». «In secondo luogo - ha detto il capogruppo di Azione per Firenze - c’è da domandarsi cosa farà l’amministrazione fra trenta giorni. Secondo me quello che ha fatto per 10 anni: niente».
«Fra l’ordine del giorno presentato da alcuni gruppi della maggioranza e la mozione presentata dal CCD c’è una differenza sostanziale - ha spiegato Toccafondi - mentre la mozione impegna l’amministrazione a mettere la struttura a disposizione della cittadinanza, l’ordine del giorno invita il Sindaco a mettere la struttura a disposizione di chi adesso la occupa».
«Avevamo ragione e lo ha dovuto riconoscere anche la maggioranza».

E’ il giudizio del capogruppo del CCD Federico Tondi a proposito dell’ordine del giorno sull’occupazione abusiva della Palazzina dell’Indiano presentato dai consiglieri dei DS Massimo Mattei e Alessandro Lo Presti e sottoscritto dai capigruppo di Sdi, Rinnovamento, Popolari, Verdi e Democratici. Secondo Tondi «l’approvazione di questo ordine del giorno legittima e dá importanza alla mozione presentata dal CCD che prevedeva lo sgombero del centro sociale e l’utilizzo delle strutture oggi occupate abusivamente per attività ricreative fruibili da tutta la cittadinanza».

«Grazie alla nostra iniziativa - ha concluso Tondi - oggi abbiamo una data entro la quale il Sindaco è obbligato a intervenire per ripristinare la legalità».
Prima la trattativa con gli occupanti. Dopo un mese di tempo, se gli sforzi saranno falliti, l’attivazione, da parte dell’amministrazione comunale, degli interventi necessari per riportare la legalità. «L’esigenza di questi giovani di riunirsi e di trovare spazi aggregativi - hanno sottolineato Mattei e Lo Presti - non può ledere il diritto dei cittadini che abitano nelle vicinanza della struttura».

«I centri sociali - hanno spiegato i due consiglieri dei Ds - possono essere, ed in tanti casi lo sono, luoghi dove si fa cultura, musica e informazione ma non possiamo permettere che non vengano rispettate le più elementari norme di legalità».