In Toscana le opposizioni di destra attaccano su tributi e sanzioni

Redazione Nove da Firenze

"Il Decreto Ronchi doveva abolire dal 1° gennaio l'attuale tassa sui rifiuti per introdurre una nuova tariffa. Questa soluzione avrebbe portato alcune importanti novità per le tasche dei fiorentini --afferma Gabriele Toccafondi (Azione per Firenze)- Sulla Tariffa sarebbe stata applicata l'aliquota IVA del 10% e questo avrebbe portato un aumento della spesa per le utenze domestiche. Il Decreto Ronchi prevedeva poi la copertura integrale dei costi del servizio smaltimento rifiuti con i proventi delle tariffe.

Con la TARSU invece la copertura non era totale e raggiungeva a Firenze circa il 75% del totale con una media nazionale del 55%.
Ma l'entrata in vigore del Decreto Ronchi è slittata di due anni!
Perché allora si apprende (dai giornali) che, con il prossimo bilancio del Comune di Firenze, la Tassa sui rifiuti aumenterà del 15%? L'aumento rispetto a qualche anno fa è poi ancora più ingiustificato.
Se sono aumentati, come sbandiera l'amministrazione comunale, i rifiuti riciclati, vuol dire, per un ragionamento logico, che sono diminuiti i rifiuti che finiscono in discarica.

Anzi i rifiuti riciclati consentono, se venduti a ditte specializzate, anche un introito nelle casse di chi li smaltisce.
Diminuiscono i rifiuti da smaltire, aumentano i rifiuti riciclati che consentono un'entrata economica, ma nonostante questo aumenta la tassa sui rifiuti. I conti non tornano.
Il problema allora sta da qualche altra parte. Per esempio, per fare un'ipotesi, che l'aumento della TARSU non servirà a coprire un ulteriore aumento del costo del servizio rifiuti, ma l'inefficienza di questa amministrazione che ha fatto male i conti, o meglio ha fatto i conti senza l'oste, che in questo caso si chiama tassa di scopo o meglio conosciuta come tassa sui turisti.
"La lettura delle ordinanze-ingiunzioni in materia di sanzioni continua a descrivere la situazione di un Ente, la Provincia di Grosseto, dove la correttezza formale delle procedure e quindi la tutela rigorosa dei cittadini pare avere margini di approssimazione non lievi -afferma il Consigliere Hubert Corsi capogruppo CCD Democratici di Centro- Recentemente avevo ricordato l'elementare esigenza che la Provincia avrebbe dovuto apporre apposita segnaletica prima di emettere ordinanze con pesanti sanzioni a carico di cittadini residenti e turisti ignari di un divieto di transito o sosta in strade non classificate.
Tutto questo in relazione a numerosi verbali elevati ad Isola del Giglio ed in altre località della provincia (Follonica, Scarlino, Capalbio ecc.)".