A Firenze e online L’eredità delle Donne: 'IF–Intelligenze Femminili'
Torna a Firenze e online L’eredità delle Donne, il festival dedicato all’empowerment e alle competenze femminili con la direzione artistica di Serena Dandini, dal 21 al 23 novembre. Titolo di questa ottava edizione “IF – Intelligenze Femminili”, un invito a celebrare il valore, la necessità e la visionarietà delle donne che, con la loro mente e i loro gesti, hanno messo in atto una rivoluzione in un momento storico in cui il cambiamento è strettamente legato all’intelligenza artificiale che ha reso possibili progressi straordinari nei campi della medicina, della comunicazione, della ricerca scientifica ma che, come ogni altra rivoluzione, non è neutrale.
"Firenze è orgogliosa di accogliere anche quest’anno L’Eredità delle Donne, un festival che è diventato un punto di riferimento nazionale e internazionale per la riflessione sul ruolo, sulla forza e sulla creatività femminile. L’edizione di quest’anno, dedicata alle Intelligenze Femminili, tiene alta l'attenzione sui talenti che ci sono sui nostri territori, anche con uno sguardo rivolto al presente e al futuro, soprattutto alle grandi trasformazioni in corso sul fronte dell’innovazione tecnologica e dell'intelligenza artificiale, per riflettere su come declinare anche questo all'interno del tema della parità di genere ”, ha detto la sindaca Sara Funaro.
L’Eredità delle Donne è la manifestazione che dà voce alle donne: scienziate, scrittrici, economiste, giuriste, cantanti, musiciste, attrici, attiviste, militanti, imprenditrici si incontrano ogni anno per confrontarsi sui grandi temi della contemporaneità. Negli ultimi anni L’Eredità delle Donne è diventata la manifestazione di riferimento nel nostro Paese sui temi dell’empowerment, un osservatorio privilegiato sulla condizione di genere e sulla sua evoluzione in Italia e nel mondo. Quest’anno, più di 80 ospiti per 30 incontri nella città di Firenze e più di 550 iniziative in contemporanea in tutta Italia per il cartellone OFF.
L'esperta di IA Gaia Marcus e la linguista Chiara Rubagotti che ha insegnato ad Alexa a parlare in italiano e poi la teologa sudafricana Mpho Tutu van Furth, le “podcaster della menopausa” Valeria Parrella e Lisa Ginzburg, la scrittrice Nicoletta Verna in anteprima italiana con il nuovo libro e l’attrice MatildaDe Angelis. Poi ancora Ilenia Pastorelli, ma anche la musica coni Paola Turci e Gino Castaldo, la testimonianza di Francesca Mannocchi, e poi ancora Luciana Castellina e la semiologa Anna Maria Lo Russo: questi sono solo alcuni dei nomi che quest’anno animeranno il festival.
I luoghi del festival. Tre le location che ospiteranno gli incontri dell’ottava edizione dell’Eredità delle Donne. Si riempie di appuntamenti il Teatro Niccolini, che a differenza degli anni scorsi sarà main stage della manifestazione, anche nella ricca giornata del sabato, e fanno il loro ingresso due nuovi spazi: l’Auditorium Fondazione CR Firenze e la libreria Giunti Odeon, che per l’occasione diventa il “caffè letterario” della tre giorni e che ospiterà tutte le presentazioni di libri in programma.
La manifestazione è un progetto di Elastica con Fondazione CR Firenze e Gucci come partner fondatori, con la co-promozione del Comune di Firenze e il patrocinio della Regione Toscana. Il progetto è reso possibile grazie a SYNLAB e Nespresso. la Repubblica è media partner e Rai Radio 2 la radio ufficiale del festival; si ringrazia Giunti Odeon per la collaborazione.
Le serate del festival
Le serate del festival sul palco del Teatro Niccolini. Un venerdì sera imperdibile all’Eredità delle Donne con la serata GIOCONDE LIVE@EREDITÀ, condotta da Serena Dandini, al Teatro Niccolini: se il patrimonio d’arte e sapere raccolto in tre secoli dalla corona medicea è rimasto a Firenze, lo dobbiamo a una donna, Anna Maria Luisa de’ Medici, l’Elettrice Palatina. Per dare luce e merito all’Elettrice Palatina e alle tante artiste che nel nostro Paese sono rimaste spesso sconosciute o ignorate, Serena Dandini ha voluto per la serata GIOCONDE LIVE@EREDITÀ due specialiste molto particolari, l’attrice e regista Michela Giraud e la storica dell’arte Maria Onori, insieme per la versione teatrale del loro podcast Gioconde.
Con loro, sul palco anche due esperti: Massimo Osanna, archeologo e direttore generale dei Musei presso il Ministero della Cultura, e Jacopo Veneziani, storico dell’arte e divulgatore. Si partirà così per un viaggio travolgente e irriverente, comico-storico-scientifico che, dal Patto di Famiglia dell’Elettrice Palatina, condurrà a incontrare pittrici come suor Plautilla Nelli, Giulia Lama e l’immensa Artemisia Gentileschi, una scultrice come Properzia de’ Rossi e il suo biografo Giorgio Vasari, ma anche paladine del patrimonio italiano come Fernanda Wittgens, Palma Bucarelli, Maria Barosso.
Il sabato sera sarà il momento di WHAT IF? INTELLIGENZE FEMMINILI, serata ideata e condotta da Serena Dandini per esplorare le IF, quelle Intelligenze Femminili in grado di guidare e correggere gli eccessi degli algoritmi. Perciò, What IF? Come funzionerebbe il mondo se fosse guidato dall’intelligenza femminile? Per secoli, il cosiddetto cervello “femminile” è stato descritto come sottodimensionato, sottosviluppato, evolutivamente inferiore, mal organizzato e generalmente difettoso. Nel decimo anniversario dell'istituzione, da parte dell'Onu, della Giornata Internazionale delle Donne e delle Ragazze nella Scienza, la serata "What IF? Intelligenze femminili" intende raccontare esattamente il contrario. Non solo il contributo delle donne nelle scienze è stato ed è formidabile ma, affinché la ricerca scientifica e la tecnologia abbiano valore per tutti, c'è un disperato bisogno delle visioni - e dunque, come disse Ada Lovelace, dell'immaginazione - femminili.
In apertura una conversazione tra Serena Dandini e la farmacologa e senatrice a vita Elena Cattaneo, a partire dalla sua esperienza nella ricerca scientifica, dal suo impegno nella politica italiana e dal suo libro Scienziate. Storie di vita e di ricerca (Raffaello Cortina).
Insieme a Chiara Valerio, autrice ed editor, Serena Dandini incontrerà quindi Francesca Vidotto, fisica teoretica, studiosa di fisica quantistica, a partire dai contenuti del suo saggio, How Could Science Be Different? Ask a Feminist!. In chiusura, un omaggio alla scrittrice Margaret Atwood, l'autrice de Il racconto dell'ancella, di cui ricorrono i 40 anni dalla pubblicazione. Quando fu pubblicato nel 1985 l’autrice riteneva di aver scritto un romanzo distopico che con il tempo è divenuto lo specchio delle ingiustizie e della messa in discussione del ruolo e dei diritti acquisiti delle donne negli Stati Uniti, in Afghanistan, in Iran, in Argentina, in Ungheria e in molti altri Paesi autoritari. Oggi è censurato e non più disponibile in molte biblioteche scolastiche americane. Ne parleranno Serena Dandini, Gaja Cenciarelli e Chiara Valerio.
I percorsi tematici
Intelligenze artificiali. Tema al centro dell’edizione di quest’anno l’Intelligenza Artificiale e le implicazioni del suo utilizzo: all’incontro L’Intelligenza geniale (sabato 22 novembre ore 11, Teatro Niccolini), che inaugurerà il festival, voci e menti fuori dal comune proporranno una visione coraggiosa tra IA, orizzonti digitali, sfide linguistiche e sguardi sulla città. Ne parleranno Chiara Rubagotti, Product Manager Alexa International - la linguista che ha insegnato ad Alexa a parlare italiano - e Gaia Marcus, direttrice dell’Ada Lovelace Institute, che si occupa di studiare gli impatti etici, sociali e politici delle tecnologie basate sui dati e sull’intelligenza artificiale e che guida un team di ricercatori per indagare una delle questioni più urgenti sullo sviluppo dell’intelligenza artificiale: la concentrazione di potere. Al talk parteciperà anche la Sindaca di Firenze, Sara Funaro.
Domenica 23 novembre anche la proiezione di Real di Adele Tulli, in dialogo con Chiara Valerio, un documentario che trasporta in un viaggio immersivo all’interno della fantascientifica realtà di tutti i giorni, dentro al mondo disincarnato della rete. Un documentario creativo che esplora la trasformazione dell’esperienza umana nell’era digitale, facendo luce sui molti aspetti, a tratti perturbanti, del vivere digitalizzato e iperconnesso: i protagonisti – umani, robotici, virtuali – sono alle prese con relazioni virtuali, lavori digitali, cybersessualità, case e città del futuro automatizzate e sorvegliate e raccontano di cultura dell’autorappresentazione, di nuove dipendenze e patologie, di alienazione e isolamento ma anche di identità libere dai confini fisici del corpo.
Sul ruolo delle donne che nella storia hanno illuminato la conoscenza il viaggio Onde di scienza (sabato 22 novembre ore 18.15, Auditorium Fondazione CR Firenze), condotto dal fisico e divulgatore scientifico Massimo Temporelli, per comprendere i confini e le applicazioni dell’innovazione tecnologica nel corso della storia, accompagnati dai disegni dal vivo dell’illustratrice Alice Azario. A seguire, Enrica Porcari, Head of CERN IT Department and CIO Designate e Francesca Vidotto, Head of CERN IT Department and CIO Designate, dialogano sul futuro della ricerca scientifica e sulle sfide etiche e tecnologiche da applicare nei contesti sociali, per provare a fornire una visione di futuro dove la ricerca scientifica è molteplice, inclusiva e responsabile per rispondere alle sfide di un nuovo umanesimo.
Spiritualità e salute. A Firenze spazio anche a una riflessione sulla spiritualità, intesa in un senso contemporaneo e necessario. Si parlerà di religioni e del ruolo delle donne nelle istituzioni religiose, all’incontro condotto dalla giornalista e scrittrice Lucetta Scaraffia,Il sacro che ci appartiene (Sabato 22 novembre ore 16.15, Auditorium Fondazione CR Firenze), che intreccia teologia, esperienza personale e visione etica. Il sacro come spazio di relazione, e non di separazione, un insieme di dimensioni nuove e aperte verso l’orizzonte di fedi differenti ma sempre in comunicazione.
Nel talk, dialogheranno tre donne di fedi e culture diverse: Simona Segoloni Ruta, teologa, femminista cattolica e docente all'Istituto teologico Giovanni Paolo II di Roma, Shahrzad Houshmand, teologa iraniana-musulmana, punto di riferimento per il dialogo interreligioso, e la pastora anglicana Mpho Tutu van Furth, scrittrice e attivista sudafricana, guida per i cristiani LGBTQ+, canonica per la Giustizia Razziale e la Comunità del Bene Amato nella Convocazione delle Chiese Episcopali in Europa e figlia dell'arcivescovo Premio Nobel per la Pace, Desmond Tutu.
Alla vigilia del 25 novembre, la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, l’intervista a Maria Rita Parsi, psicoterapeuta e psicologa, fra le prime esperte a comprendere la necessità di fare divulgazione in TV sui temi legati alla psicologia, contribuendo a far conoscere e rendere popolari concetti come “autostima”, “intelligenza emotiva”, “resilienza”. All’Eredità delle Donne, intervistata dalla giornalista Irene Soave, per l’incontro dal titolo Una vita violenta (sabato 22 novembre ore 17.15, Auditorium Fondazione Cr Firenze), proverà a fornire uno scenario puntuale tra casi, numeri, tendenze, cambiamenti, e strumenti da introdurre per capire e contrastare la violenza domestica e la violenza di genere.
Allo stesso incontro la presentazione del libro La distanza che ci unisce: una madre e un figlio, Anna Tiziana Torti e Lorenzo Greco, raccontano il loro percorso tortuoso di vita insieme in una storia di violenza domestica e rinascita. Perché solo salvandosi tutti ci si salva davvero.
Sul significato della cura di sé ma anche del luogo in cui viviamo, il talk La città che cura (sabato 22 novembre ore 17, Manifattura Tabacchi), organizzato da SYNLAB, per il secondo anno consecutivo partner dell’Eredità delle Donne. All’incontro, condotto da Niccolò Sposimo, medico e referente sanitario SYNLAB Manifattura Firenze, interverranno Emanuela Notari, esperta di longevità, Valeria Dubini, ginecologa, endocrinologa e direttrice sanitaria SYNLAB Lei, e Sveva Ianese, urbanista e attivista per la sostenibilità, per esplorare come corpo, città e tempo siano connessi in un’unica idea di benessere.
Al centro, il valore della prevenzione e della consapevolezza femminile: perché la salute non è solo una questione clinica, ma anche culturale e ambientale. Le partecipanti agli eventi in programma nei giorni dell’Eredità delle Donne potranno accedere gratuitamente a Cuore di Donna, la campagna di sensibilizzazione di SYNLAB rivolta a tutte le donne sane che non sono già in cura per patologie cardiovascolari di età compresa tra i 35 e i 69 anni, interessate a prevenire la cardiopatia ischemica.
“Ma dai, era solo una battuta!”: quanto volte lo abbiamo detto o pensato senza accorgerci del peso delle parole? All’Eredità delle Donne l’intervento di Simona Liguoro, Direttrice HR di Nespresso Italiana, ci accompagna dietro le quinte di un esperimento che mostra come le micro-aggressioni si nascondano nei gesti più quotidiani. Un invito a fermarsi, ascoltare e ripartire da un linguaggio più consapevole e umano.
Femminismi. Al festival si riflette anche sul corpo femminile, sulle sue stagioni e i suoi cambiamenti. A Il grande caldo (Sabato 22 novembre alle 15, Teatro Niccolini), irresistibile titolo dell’evento, Valeria Parrella, scrittrice e drammaturga, e Lisa Ginzburg, scrittrice e traduttrice, condurranno una puntata speciale live del podcast Vamp: storie di menopausa, che rompe il silenzio su una fase della vita della donna che, sebbene universale, è spesso ignorata, stigmatizzata o mediatizzata solo attraverso i suoi aspetti negativi.
Un racconto-mosaico formato da preziose testimonianze, tra professioniste del settore ed esilaranti interviste a donne della cultura e dello spettacolo, un’occasione per parlare di menopausa senza tabù, ma con leggerezza, realismo e profondità. A concludere l’incontro, un racconto di Cristina Tomasi – medico e divulgatrice - che racconterà come le donne possono diventare protagoniste della loro salute, in un momento di condivisione e ascolto insieme al pubblico.
Su quanto il corpo e la mente femminili restino campi di battaglia dove si intrecciano aspettative sociali, modelli estetici, giudizi morali e prescrizioni sanitarie, si parlerà nel talk Vogliamoci bene (domenica 23 novembre ore 15.30, Auditorium Fondazione CR Firenze) che, tra filosofia, esperienza personale e analisi culturale, esplora come la salute, fisica e mentale, sia diventata lo specchio del modo in cui la società continua a definire le donne. Interverranno Gloria Origgi, filosofa e Direttrice di Ricerca al CNRS, Institut Nicod, dell'Ecole Normale Supérieure, che rifletterà su come gli stereotipi di genere continuino a condizionare la percezione del corpo e del benessere a partire dal suo libro La donna è mobile (Einaudi 2025) e Laura Formenti, standup comedian, che da sempre affronta nei suoi monologhi i temi della donna nelle lotte quotidiane, con la conduzione della giornalista Sofia Mattioli.
A seguire la presentazione del libro Cattiva prevenzione. Un’indagine sul consumismo sanitario, da poco uscito in libreria per Chiarelettere, con l’autrice Roberta Villa presenta il suo nuovo libro Cattiva prevenzione, per capire le distorsioni che trasformano la cura in un atto di obbedienza più che di consapevolezza.
Si inserisce tra gli appuntamenti dedicati al femminismo, ma attraverso una prospettiva maschile decostruita, La voce del padrone, un dialogo tra Ella Marciello e Francesco Pacifico, a partire dal suo ultimo dirompente saggio-monologo. La donna femminista è un meteorite caduto sul mondo, ma è dall’apparente distopia di un cumulo di macerie che può cominciare il tempo della ricostruzione. È dalla maniera in cui le femministe fanno esplodere le relazioni con gli uomini che possono svilupparsi rapporti liberi e creativi, costruendo una nuova storia che suona in un altro modo rispetto a quella che ci ha cresciuto. L’appuntamento è domenica 23 novembre alle 16.30 all’Auditorium Fondazione CR Firenze.
Ricominciare dal lavoro. Il lavoro come diritto, come possibilità di rinascita e come via verso la libertà: ogni percorso di uscita dalla violenza passa attraverso la ricostruzione dell’autonomia economica e professionale: senza indipendenza non esiste libertà reale. A partire dai dati e dalle storie raccontate da Donata Columbro, data journalist e data humanizer, il talk “Ricominciare dal lavoro: dignità, autonomia, futuro” (sabato 22 novembre ore 15, Teatro Niccolini) intreccia analisi, esperienze e visioni per indagare il legame profondo tra violenza, disuguaglianza e accesso al lavoro.
Con Céline Bonnaire, direttrice esecutiva della Foundation Kering, impegnata a sviluppare programmi che sostengono donne e bambini vittime di violenza e a promuovere la prevenzione precoce, e Azzurra Rinaldi, economista e direttrice della School of Gender Economics, per approfondire le radici strutturali della violenza economica, ricordando che la libertà femminile è anche una questione di giustizia redistributiva e accesso equo alle risorse. A seguire, Daniela Santarpia, presidente della Cooperativa E.V.A., racconterà l’esperienza di EvaLab, laboratorio di impresa sociale dove il lavoro diventa ogni giorno strumento concreto di rinascita e libertà per le donne sopravvissute alla violenza.
Voci dal mondo. Cosa significa impegnarsi quando il proprio corpo, la propria libertà e la propria voce diventano terreno di conflitto, come si intrecciano vita e impegno sul campo? Al festival un talk con le voci di donne coraggiose, tra Iran, Afghanistan e Italia, testimoni di R’Esistenze (sabato 22 novembre ore 16, Teatro Niccolini). Narges Mohammadi, attivista iraniana e Premio Nobel per la Pace 2023 “per la sua battaglia contro l'oppressione delle donne in Iran e a favore dei diritti umani e libertà per tutti”, sostenitrice della disobbedienza civile femminista di massa contro l'hijab in Iran che a causa del suo impegno è stata condannata a scontare 30 anni di galera; Salma Niazi, attivista e giornalista afghana, fondatrice di “The Afghan Times”, una testata che punta ad amplificare le voci delle donne afghane e a denunciare le discriminazioni che subiscono; Rossella Miccio, presidente nazionale di Emergency.
A seguire, l’intervista della giornalista e reporter Lucia Goracci alla scrittrice palestinese Suad Amiry, una delle voci più amate della letteratura in lingua araba, che da anni presta penna e voce all’attivismo e all’impegno.
Ospite del festival anche Francesca Mannocchi, tra le più autorevoli reporter italiane di conflitti, per condividere la sua esperienza di testimone dalla guerra in Ucraina, in Sudan, in Libia, in Libano, in Siria e da molti altri fronti del mondo: raccontare la guerra significa attraversarla, giorno dopo giorno, con lo sguardo di chi cerca la verità in mezzo al dolore. Parlerà della responsabilità di raccontare e rifletterà sulla fragilità di chi osserva la violenza senza potersi mai davvero chiamare fuori in un’intervista con la giornalista Silvia Boccardi, nell’incontro Crescere, la guerra, che è anche il titolo dello spettacolo teatrale di Francesca Mannocchi e Rodrigo D’Erasmo (una produzione Elastica) che debutterà il 27 novembre al Teatro Lyrick di Assisi per poi proseguire in tour.
L’appuntamento è sabato 22 novembre alle 15 all’Auditorium Fondazione CR Firenze. All’Eredità delle Donne verrà proiettato il documentario di Francesca Mannocchi Lirica Ucraina,un’immersione nelle sofferenze e nelle verità indicibili, nel sapore acido della vendetta e nella fatica del perdono che l’uomo vive durante un conflitto (sabato 22 novembre ore 11, Caffè letterario Odeon).
Ma le guerre di oggi non si combattono solo con le armi. Alla politica muscolare, ancora dominata da logiche maschili, si affiancano le nuove tecnologie capaci di manipolare l’informazione e di creare verità distorte, tanto potenti quanto silenziose. Nel talk Algoritmi muscolari (sabato 22 novembre ore 15.30, Auditorium Fondazione CR Firenze), condotto dalla giornalista Silvia Boccardi con Francesca Giovannini, Direttrice Esecutiva del programma di ricerca sul nucleare presso la Harvard Kennedy School, Anna Maria Lorusso, Professoressa di Semiotica presso l’Università di Bologna, e Francesca Caferri, inviata per il Medio Oriente del quotidiano La Repubblica, si dialogherà sulle nuove forme di guerra. Un confronto per leggere la guerra di oggi tra forza, informazione, tecnologia e narrazione.
Voci dalla letteratura. Grandissimo spazio all’Eredità delle Donne alle autrici che presenteranno i loro libri al festival, al Caffè letterario Odeon. Nicoletta Verna, autrice rivelazione dello scorso anno, con il romanzo storico ambientato agli albori del ventennio fascista I gironi di vetro (Einaudi), torna in libreria a fine novembre con L’inverno delle stelle, edito da Rizzoli e ambientato nel 1943, a Fiesole, in un’Italia segnata dalla guerra e la dura realtà dell’occupazione. L’autrice presenterà il libro in anteprima italiana al festival, in dialogo con Caterina Soffici, scrittrice e docente di corsi di scrittura, editorialista de La stampa e collaboratrice di Tuttolibri. L’appuntamento è sabato 22 novembre ore 15 al Caffè letterario Odeon.
Al festival anche Ilaria Bernardini con Amata (HarperCollins Italia 2025), con cui si conferma una delle scrittrici più importanti della sua generazione: un libro che riflette sulla maternità e sul tema dell’autodeterminazione, attraverso la storia di due donne, Nunzia, che resta incinta ma non vuole un figlio e Maddalena, che una gravidanza invece la cerca, ma senza successo. Un concerto a due voci, quelle delle due protagoniste, travolgente, sulle contraddizioni del desiderio, sul dolore e la complessità della scelta, sul rimpianto, sui sogni e sul diritto di decidere. Dal libro è stato tratto l’omonimo film di Elisa Amoruso con Miriam Leone, Tecla Insolia e Stefano Accorsi. L’autrice ne parla sabato 22 novembre al Caffè Letterario Odeon alle 15 con Carlotta Sonzogni, fondatrice del Bookclub Zero Sbatti e del Bambi Bookclub, si occupa di comunicazione e divulgazione per il mondo editoriale e non solo.
A Firenze anche Viola Ardone con il nuovissimo Tanta ancora Vita (Einaudi Stile libero 2025), un romanzo a tre voci dentro cui risuona il dramma del conflitto russo-ucraino e che conferma la capacità di Ardone di parlare di temi collettivi partendo dalla vita dei singoli. L’autrice, che torna in libreria dopo il successo dell’ideale trilogia del Novecento (Il treno dei bambini, Oliva Denaro e Grande Meraviglia), tradotti in tutto il mondo, presenterà il libro domenica 23 novembre alle 15 al Caffè Letterario Odeon con Marta Perego, giornalista, autrice, conduttrice televisiva, ideatrice del progetto Flâneuse e dell’omonimo podcast, in cui racconta una Milano letteraria e inedita.
Presenta il suo nuovo libro anche Espérance Hakuzwimana, scrittrice e attivista culturale. da anni impegnata a decostruire gli stereotipi alla base di tutte le discriminazioni. È in libreria dal 4 novembre MentiRosa. Storia di una bambina che inventava la verità, edito da Mondadori, per i ragazzi dagli 8 anni in su, che presenterà al festival con Alice Bigli, che da anni si occupa di lettura per ragazzi con progetti per le scuole, corsi di formazioni sui temi della pedagogia della letteratura per ragazzi, domenica 23 novembre alle ore 17.15 al Caffè Letterario Odeon.
Un libro sui libri Herstory (edito da Giunti), a cura di Grazia Gotti, storica libraia per ragazzi. Un racconto editoriale che guarda al quarto di secolo appena passato ricostruendo i fili di come le figure femminili sono per la prima volte apparse fra le pagine dei libri per le bambine e i bambini e per le ragazze e i ragazzi: donne che lavorano nell’editoria, che scrivono, disegnano, pubblicano, promuovono la lettura, costruiscono ponti fra i Paesi. La curatrice dialogherà con l’archivista e bibliotecaria Barbara Salotti, sabato 22 novembre alle 16.30 al Caffè letterario Odeon.
Lorenza Gentile presenta al festival La volta giusta, edito da Feltrinelli: raccontata con la grazia e la scrittura luminosa di Lorenza Gentile, un’incantevole storia di rinascita: il momento in cui smettiamo di adattarci agli altri è molto spesso quello in cui iniziamo a vivere davvero. L’appuntamento è domenica 23 novembre ore 15 al Caffè letterario Odeon con Ginevra Barbetti, giornalista del Corriere della Sera e docente, insegna comunicazione e giornalismo all’Istituto Marangoni di Firenze.
Maria Grazia Calandrone sarà al festival Eredità delle Donne a presentare il suo ultimo libro Dimmi che sei stata felice (Einaudi 2025), con cui attraversa ancora una volta la materia viva della memoria e della Storia, attraverso il racconto di due donne, Aurora e Viola, in una storia in cui la passione va di pari passo con il destino. L’appuntamento con l’autrice è domenica 23 novembre alle 16.30 al Caffè letterario Odeon, in dialogo con Giulia Ciarapica.
Rosa Matteucci presenta Cartagloria (Adelphi 2025), un romanzo in bilico, come gli altri dell’autrice, sull’illusorio crinale fra comico e tragico. Inizia con l’affannosa, tormentosa aspirazione di lei bambina a ricevere, come tutte le sue antenate e le sue simili, la Prima Comunione, per proseguire con la morte di un padre molto amato – sebbene molto scapestrato – e la sua sciamannata sepoltura. Con Chiara Dino, giornalista delle pagine culturali del Corriere fiorentino, sabato 22 novembre Caffè letterario Odeon alle ore 17.15
Infine, la domenica letteraria si chiude alle 18 con la presentazione di Chiara, il nuovo libro di Antonella Lattanzi, da poco in libreria per Einaudi. Con l’autrice dialogherà, al Caffè letterario Odeon, Matteo B. Bianchi, scrittore, editor e autore tv, co-fondatore, insieme ad Alessandro Cattelan, della casa editrice “Accento”, di cui è attualmente direttore.Dopo Cose che non si raccontano, Antonella Lattanzi torna a emozionarci e scuoterci con una storia potente, profondamente vera, che racconta di ogni volta che, nel mezzo del buio, qualcuno ha trovato il modo di tenerci vivi.
Donne, impegno politico e diritti. Un incontro che attraversa la storia recente dell’Italia Diritti italiani (domenica 23 novembre ore 17.30, Auditorium Fondazione CR Firenze), attraverso lo sguardo e le parole di grandi protagoniste del pensiero civile e politico. A partire dal libro Le appassionate (Feltrinelli 2025), le giornaliste Maria Novella De Luca e Simonetta Fiori dialogano con Sandra Bonsanti, giornalista e politica, sul coraggio, le battaglie e la memoria di una generazione di donne che ha creduto nella forza della parola e dell’impegno. A seguire l’intervista a una donna che alla militanza ha dedicato l’intera vita, Luciana Castellina, giornalista, scrittrice, fondatrice del manifesto, ex parlamentare ed eurodeputata, che offrirà la sua testimonianza, un racconto appassionato sulla libertà, la partecipazione e il futuro dei diritti nel nostro Paese.
Donne in scena. Matilda De Angelis. Attrice, 30 anni e all’attivo 22 diverse produzioni dal 2016 ad oggi, Matilda De Angelis sarà tra le protagoniste del festival. La carriera, la vita, le passioni e le paure di una delle attrici più rappresentative del nuovo cinema italiano, al centro di un’intervista condotta dalla giornalista della Stampa, Simonetta Sciandivasci, per Le storie che ho abitato (sabato 22 novembre ore 17.15, Teatro Niccolini), un ritratto che spazia dalla vita personale fino agli snodi della sua filmografia.
Altra protagonista del festival quest’anno Ilenia Pastorelli, una delle attrici più affermate e originali del panorama cinematografico italiano, a partire dal suo debutto con l’epocale film Lo chiamavano Jeeg Robot. Sul rapporto tra vita e cinema, su come si arrivi alla vittoria del David e a tanti successi in scena, dialogherà con la giornalista Beatrice Dondi, vice caporedattrice de L’Espresso e critica televisiva, domenica 23 novembre alle 17, all’Auditorium Fondazione CR Firenze.
Il sabato sera non sarà da meno. A partire dalle 18.30, ancora al Teatro Niccolini, lo spettacolo musicale La rivoluzione delle donne, il progetto teatrale della cantante Paola Turci e del giornalista Gino Castaldo (prodotto da Elastica ed Eredità delle Donne) che insieme tornano a calcare i palcoscenici dopo il successo del tour “Il tempo dei Giganti”. Al centro della scena le straordinarie vite delle voci femminili che hanno segnato la storia della musica italiana e che hanno anticipato il desiderio di emancipazione delle donne con atteggiamenti e scelte coraggiose, ribelli e anticonformiste. Mina, Ornella Vanoni, Patty Pravo, Caterina Caselli, Mia Martini, Loredana Bertè: personalità d’eccezione, modelli di libertà e bellezza, diventano protagoniste di uno spettacolo fatto di narrazioni, filmati memorabili e interpretazioni live.
IL CARTELLONE OFF
Ma l’Eredità delle Donne è un festival diffuso e non si ferma a Firenze. In tutta Italia si terranno eventi e progetti per il Cartellone OFF della manifestazione e sono più di 550 le proposte ricevute grazie alla call di quest’anno, rivolta ad associazioni, imprese, istituzioni, liberi professionisti, gruppi spontanei con idee in linea con le tematiche e i valori del festival. Tra le iniziative selezionate, tutte presenti sul sito della manifestazione: a Verona Festival Day – Diversità, Equità e Inclusione, con Lucia Goracci, Tiziana Ferrario, Gad Lerner, una rassegna di dialoghi e testimonianze sui temi della parità, del linguaggio e della rappresentazione nei media e nella società contemporanea; a Milano Lavorare con intelligenza.
Il design del pensiero che innova, organizzata da LinkBeat Società Benefit, un dialogo con Francesca Parviero, Silvia Zanella e Giovanna Castiglioni (figlia di Achille Castiglioni), dedicato alle intelligenze femminili che generano innovazione nei luoghi di lavoro, del design e della cultura; a Bologna Violenza contro le donne. Mostra “Come è rivestita?”, che si terrà proprio il 25 novembre per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, una mostra (organizzata da EmilBanca Credito Cooperativo con partner Amnesty International e Libere Sinergie) nata dalla campagna “Io lo chiedo: il sesso senza consenso è stupro”; a Terralba (Oristano), sempre il 25 novembre in scena al Teatro Comunale lo spettacolo Ferite a Morte, adattamento teatrale dell’opera di Serena Dandini e Maura Misiti Ferite a Morte, portato in scena da Il Teatro delle Gocce.
Infine si torna a Firenze per Il volto dell’algoritmo. Arte, etica e intelligenza artificiale al The Social Hub Florence Belfiore con Francesco D'Isa e Diletta Huyskes, per un talk che esplora come l’intelligenza artificiale ridefinisce i confini dell’immaginazione, intrecciando arte, etica e tecnologia.
Ma anche quest’anno l’Eredità delle Donne vola molto più lontano, con 4 eventi internazionali in programma: a Santiago del Cile il reading poetico in diretta Instagram a cura di Daphne Malavasi, R-Esistenze poetiche femminili nel Novecento tra Italia e America Latina; a San Paolo in Brasile, l’incontro ViaggiAutrice – Le protagoniste del mondo digitale glocale, con ricercatrici e artiste brasiliane e italo-brasiliane all’Università Mackenzie a cura di Fernanda Bellicieri; a Budapest, in Ungheria, con il laboratorio di lettura sul romanzo Ragazze elettriche di Naomi Alderman, a cura di Sveva Borla presso l’Università Corvinus e infine a Paradiso (Canton Ticino, Svizzera) con lo spettacolo Benedette mestruazioni!, nato da un laboratorio del collettivo Le Diecilune sul linguaggio e i tabù legati alla parola “mestruazioni”.
La manifestazione negli anni ha portato sul palco ben 574 ospiti da tutto il mondo registrando 82 mila presenze fisiche e raggiungendo oltre 1 milione e mezzo di utenti in streaming. L'Eredità delle Donne è un progetto di Elastica con Fondazione CR Firenze e Gucci come partner fondatori, con la co-promozione del Comune di Firenze e il patrocinio della Regione Toscana. Il progetto è reso possibile grazie a SYNLAB e Nespresso. la Repubblica è media partner e Rai Radio 2 la radio ufficiale del festival; si ringrazia Giunti Odeon per la collaborazione.