E' di 1.144 miliardi il finanziamento del Fondo sociale europeo alla Toscana per il periodo 2000-2006
Circa 165 miliardi l'anno, per sette anni, che serviranno a impostare le principali azioni di politica attiva del lavoro, formazione e prevenzione della disoccupazione e del disagio sociale. Che cos'e' il Fse? Non un programma comunitario qualsiasi, ma uno strumento, oggi piu' che mai, basilare per l'avvio di queste politiche. Basti pensare che nella precedente fase di programmazione il finanziamento assegnato alla Toscana e' stato complessivamente di poco piu' di 600 miliardi, circa la meta' di quanto viene assegnato per il prossimo periodo e che corrisponde all'8 per cento del totale a disposizione delle regioni italiane.
Alla cifra stanziata dal programma si deve aggiungere la quota destinata al cofinanziamento dei progetti da parte di soggetti privati, in tutto circa 18 miliardi.
Seconda novita'. Il Fondo sociale europeo in Toscana sara', per i prossimi sette anni, interamente concentrato sul nuovo Obiettivo 3, finalizzato cioe' allo sviluppo di politiche attive del lavoro, sostegno allo sviluppo locale, ammodernamento di sistemi di istruzione e formazione, promozione di pari opportunita'. Per raggiungere questi obiettivi la Toscana si e' vista assegnare un finanziamento decisamente consistente ed e' stata fra le prime tre regioni a presentare a Bruxelles il suo programma operativo regionale.
"Al centro della strategia regionale - spiega l'assessore regionale all'istruzione, formazione e lavoro Paolo Benesperi - c'e' l'obiettivo di allargare e stabilizzare la base occupazionale incidendo sugli elementi di debolezza strutturale del mercato del lavoro toscano. In particolare ci si propone di qualificare maggiormente l'offerta favorendo lo sviluppo dei sistemi formativi e l'apprendimento lungo l'arco intero della vita, ridurre i divari che penalizzano soprattutto i giovani e le donne, ovviare alle differenze territoriali e rafforzare la struttura produttiva regionale.
Lo strumento principale con cui ci si propone di raggiungere questi obiettivi e' quello dell'integrazione fra politiche settoriali e di sviluppo locale e politiche attive del lavoro".
Per quanto riguarda la disoccupazione, elemento centrale delle politiche di prevenzione sara' quello rappresentato dai nuovi servizi all'impiego, che verranno finanziati per oltre il 30 per cento grazie al Fondo sociale europeo. Il programma - come sempre per i provvedimenti comunitari - e' articolato per assi, al cui interno si ritrovano specifiche misure.
Asse A, finanziato con 218,7 milioni di Euro: politiche attive del lavoro, prevenzione della disoccupazione di lunga durata, inserimento di disoccupati , giovani e donne Asse B, finanziato con 29,6 milioni di Euro: pari opportunita' per i soggetti a rischio esclusione sociale Asse C, (168,4 milioni Euro) orientamento, formazione, istruzione lungo tutto l'arco della vita Asse D, (130 milioni di Euro) sviluppo di innovazione, imprenditorialita', qualificazione tecnico-scientifica Asse E, (23,6 milioni di Euro) sviluppo opportunita' occupazionali e imprenditoriali per le donne Asse F, (20,7 milioni di Euro) assitenza tecnica, valutazione, monitoraggio dei progetti.