Forse l'usura dietro il duplice delitto del Monte Moneta

Redazione Nove da Firenze

Non sono ancora terminati, gli interrogatori di amici e familiari di Luciano Della Giovanpaola, 44 anni e della moglie, Bianca Maria Cecchi, 36 anni, i cui cadaveri sono stati trovati in un canalone di Monte Moneta, in Versilia.
Il loro bambino, Duccio, di due mesi, e ritrovato vivo anche se completamente disidratato, nell'auto in cui sono stati assassinati i suoi genitori, dopo essere stato ricoverato presso l'ospedale di Pietrasanta sta bene grazie alle cure dei medici.
Difficilmente, secondo i sanitari, avrebbe potuto sopravvivere se fosse stato trovato anche solo un'ora più tardi.

L'ultima traccia della coppia da viva sarebbe quella lasciata dalla carta di credito dell'uomo, utilizzata per un prelievo di un milione di lire allo sportello automatico, effettuato domenica mattina. I carabinieri del nucleo operativo del comando di Viareggio hanno compiuto un nuovo sopralluogo sulla scena del delitto e una nuova perquisizione nell'immobiliare J&B,intestata a Della Giovampoala e già posta sotto sequestro dall'autorità giudiziaria.
Perquisita accuratamente anche l'auto della coppia, una Citroen Berlingo di colore verde.

Nella parte anteriore dell'abitacolo i militari hanno trovato tracce di sangue che potrebbero appartenere alla donna, accoltellata alla schiena.