La Provincia cambia il dirigente ed il funzionario dell'Ufficio Speciale della Presidenza
Un siluramento od un normale avvicendamento motivato da motivi di organizzazione?
Per chiedere chiarimenti sulla vicenda il consigliere del CCD Alessandro Corsinovi ed i consiglieri di Rifondazione Eugenio D'Amico e Piero Parotti hanno presentato rispettivamente una interrogazione a risposta immediata ed una domanda di attualità che sono state discusse ieri in Consiglio provinciale.
Di normale avvicendamento all'interno di procedure del tutto regolari ha parlato nella sua risposta il presidente della Provincia, Michele Gesualdi, che ha fatto riferimento alle nuove esigenze del Consiglio, alla luce della legge di riforma delle sue competenze emanata nello scorso mese di agosto ed a precise richieste organizzative della Presidenza del Consiglio stesso.
Sono necessarie competenze specifiche giuridiche, non in possesso del personale avvicendato, ha precisato il presidente del Consiglio Eugenio Scalise, che ha anche ricordato la nuova autonomia assegnata dalla legge ai Consigli ed ai loro uffici, che si costituiscono naturalmente all'inizio delle legislatura.
Alessandro Corsinovi ha insistito nelle sue repliche nel sostenere che si tratta di un vero e proprio siluramento, non motivato. Poco convinto anche Demetrio Donati, di Forza Italia.
Eugenio d'Amico ha invece parlato di inopportunità politica, mentre le procedure non sono in discussione, ed ha rilevato una contraddizione fra le affermazioni di Gesualdi in campagna elettorale sul buon funzionamento della macchina provinciale e queste sostituzioni di personale appena all'indomani delle elezioni.