La "nuova danza olandese" balla al Maggio Musicale Fiorentino

Redazione Nove da Firenze

Sono tre novità coreografiche quelle che MaggioDanza presenta alla Pergola da martedì 22 al 29 giugno per il 62° Maggio Musicale Fiorentino sotto il titolo "Neoclassica". Non solo "Concertante" di Hans Van Manen e "Schoenberg Op. 4 (Notte trasfigurata)" di Bombana, ma anche i "Vier Letze Lieder" di Rudy Van Dantzig sono infatti in "prima italiana", e per la prima volta vengono allestite a Firenze tracciando un panorama dell'attuale, innovativa scuola coreografica olandese - di cui i due "Van" rappresentano la punta di diamante - a confronto con il talento dello stesso Direttore della Compagnia di Ballo, reduce dal recente successo del suo applaudito "Teorema".

Ed é significativo che i due olandesi, entrambi fondatori all'inizio degli Anni Sessanta del prestigioso Nederland Dans Theater, non limitino la loro creatività al pur anticipatore linguaggio ballettistico, che hanno contribuito in buona parte a rifondare e rinnovare, ma si esprimano con successo anche in altri ambiti artistici, come Van Dantzig il cui primo romanzo, "For a lost soldier", é stato a lungo un best-seller, pluripremiato e trasposto anche in veste cinematografica, e Van Manen, che é anche interessantissimo ed ironico fotografo.
Di Van Dantzig entrano dunque nel repertorio di MaggioDanza - dopo l'indimenticato "Romeo e Giulietta" del '94 -, i "Quattro ultimi Lieder" su musica di Richard Strauss, incessante gioco di quattro coppie sfiorate da un intruso che instilla il dubbio sul senso della vita e della morte; di Van Manen "Concertante" con le note di Frank Martin, dall'accennata aurea erotica ariosamente neoclassica e sinuosamente geometrica.

Ed é di Davide Bombana, il giovane Direttore di MaggioDanza, la terza novità per l'Italia, costituita dal suo "Schoenberg op.4" costruito sulla "Notte trasfigurata" del padre della dodecafonia, all'epoca di quel lavoro d'esordio ( di cui ricorre il centenario della prima esecuzione) però ancora febbrilmente tardoromantico: emancipata dalla vicenda dell'omonimo poema di Dehmel, la creazione di Bombana si incentra sul simbologismo della foresta, del mistero e dello smarrimento per un balletto essenzialmente astratto.