La riforma degli enti locali: occasione di scontro tra Ulivo e Centocittà

Redazione Nove da Firenze

Un gruppo di Sindaci toscani esprime forte preoccupazione in ordine al rischio che le ormai prossime scadenze elettorali possano determinare una situazione difficile per il processo di decentramento e di riforme aperto con le leggi Bassanini. La possibilità di un blocco della battaglia delle autonomie e di un rinvio ad una diversa fase politica è reale. "Questo rischio va evitato in ogni modo -scrivono in un documento- perché porterebbe un danno grave al sistema delle autonomie e al paese nel suo insieme.

Per questo c'è bisogno di rilanciare subito l'iniziativa con l'obiettivo di fare riprendere il cammino al processo di decentramento e alle scelte di riforma in direzione del Federalismo. In questo contesto occorre evitare l'identificazione tra scelte politiche personali dei Sindaci di Centocittà e l'insieme dei Sindaci perché ciò indebolisce oggettivamente la possibilità di un rilancio in tempi brevi di questa battaglia. E' muovendo da queste considerazioni che rivolgiamo un appello a tutti i Sindaci del Centro-Sinistra per promuovere un momento di incontro e di confronto a livello nazionale, prima che si entri nel vivo della campagna elettorale."
Il documento riporta le seguenti firme: Paolo Ricci, sindaco di Arezzo; Lucio Segnanini, sindaco di Carrara; Vittorio Bugli, sindaco di Empoli; Mario Primicerio, sindaco di Firenze; Gianfranco Lamberti, sindaco di Livorno; Roberto Pucci, sindaco di Massa; Paolo Fontanelli, sindaco di Pisa; Lido Scarpetti, sindaco di Pistoia; Fabrizio Mattei, sindaco di Prato; Luigi Puccini, sindaco di Siena; Marco Marcucci, sindaco di Viareggio.
Intanto si è concluso alla Commissione Affari Costituzionali della Camera l'esame del provvedimento per la revisione dell'ordinamento degli enti locali.

Resta però da approfondire il problema delle aree metropolitane e i rapporti tra i diversi livelli di governo interessati all'istituzione della citta' metropolitana e cioè Regione, Provincia e Comuni. col provvedimento viene ampliata la sfera di autonomia degli enti, in modo che essi possano gestire al meglio, in relazione alle concrete e diversificate esigenze, le nuove funzioni assegnate ai sensi della legge 59/97 e del decreto legislativo n.112/98 e viene rivista e rafforzata la disciplina dello stato giuridico ed economico degli amministratori locali.