Firenze: un racconto a fumetti sul nucleare giapponese

La propone ai suoi studenti l’ISIS “Leonardo da Vinci”, la scuola media superiore più grande della Toscana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 maggio 2011 23:05
Firenze: un racconto a fumetti sul nucleare giapponese

Si intitola “No alla guerra, no al nucleare. Le armi all'uranio impoverito che distruggono l'uomo e l'ambiente”. Autore del manga, appena pubblicato in Italia dall’Editore Mamma, è Rokuro Haku, figlio di una sopravvissuta alle radiazioni di Nagasaki. Tema del fumetto, le applicazioni militari del cosiddetto "nucleare civile", i rischi legati all’"energia atomica pulita", le conseguenze delle "armi sicure". A presentarlo per la prima volta a Firenze, martedì prossimo 10 maggio alle ore 11 nell’Aula Magna dell’ISIS “Leonardo da Vinci”, sarà Yukari Saito, presidente del Centro di documentazione “Semi sotto la neve”, giornalista, lettrice di giapponese all’Università di Pisa, testimone degli ultimi eventi disastrosi che hanno colpito il Giappone del Nord. Il libro (costo di copertina 10 euro) ripercorre nel linguaggio efficace delle strisce e col corredo di documenti fotografici gli ultimi due decenni di eventi bellici e di incidenti nucleari civili nel mondo: dalla “guerra del Golfo” all’attuale conflitto in Afghanistan, passando per Somalia, Bosnia, Kossovo; da Three Mile Island a Chernobyl agli incidenti negli impianti della Tokyo Power Electric Company (la TEPCO), verificatisi già prima dello tsunami del marzo 2011. Protagonista del racconto è Nana Kobato, studentessa delle medie: una mostra fotografica sui bambini iracheni colpiti dalla “sindrome del Golfo” la spinge e interrogarsi e a interrogare sul legame ambiguo tra le armi e le centrali atomiche, sugli effetti dei proiettili all'uranio impoverito, sulle devastazioni ambientali che colpiscono adulti e bambini.

Il rapporto che si è venuto costruendo fra industria civile e industria militare nel settore nucleare, argomento complesso ma di grande (e drammatica) attualità, diventa oggetto di una divulgazione scientifica a portata di ragazzo.

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