Per chi rientra dal Giappone, due centri dedicati a Careggi e Pisa

Drammatiche le notizie che giungono dall'Asia. A Firenze la bandiera italiana e quella giapponese sventolano insieme. Minuto di silenzio del consiglio comunale per le vittime. Pd: vicinanza ai lavoratori del Teatro.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 marzo 2011 21:52
Per chi rientra dal Giappone, due centri dedicati a Careggi e Pisa

FIRENZE– I turisti che rientrano dal Giappone potranno rivolgersi, per informazioni e accertamenti, ai centri dedicati isituiti presso le aziende ospedaliero-universitarie di Careggi e di Pisa. A Careggi i cittadini potranno andare al pronto soccorso. A Pisa, all’Unità di fisica sanitaria dell’ospedale Santa Chiara. Dovranno rivolgersi a questi centri dedicati – è la raccomandazione dell’assessorato al diritto alla salute – solo le persone che rientrano dal Giappone, e in particolare dalle zone intorno alla centrale nucleare di Fukushima.

“Queste nostre strutture – dice l’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia – sono perfettamente in grado di accogliere i cittadini: rispondere a qualsiasi domanda, chiarire ogni dubbio, fornire tutte le informazioni necessarie e svolgere gli accertamenti opportuni”. Tra stasera e domani torneranno a Firenze gli orchestrali del Maggio, che all’aeroporto di Pisa saranno accolti da una équipe della Asl 10 di Firenze, composta da medici del lavoro e psicologi. L’azienda ospedaliero-universitaria di Careggi si occuperà di effettuare gli accertamenti sui campioni di urine degli orchestrali.

Per venerdì 18 marzo è stata convocata in Regione la Commissione regionale per la protezione dalle radiazioni ionizzanti. Un minuto di silenzio per le vittime del terremoto e dello tsunami che hanno colpito il Giappone. Così si è aperto questo pomeriggio il consiglio comunale dedicato al 150esimo dell'Unità d'Italia. Al termine del raccoglimento c'é stato anche un applauso da parte di tutti i consiglieri di Palazzo Vecchio. C'è anche la bandiera giapponese accanto a quella italiana alla finestra del Quartiere 1 in segno di solidarietà verso il popolo nipponico così duramente provato in questi giorni.

"In un giorno come questo di Unità nazionale - ha detto il presidente Stefano Marmugi- non potevamo non far sentire la nostra vicinanza e amicizia al Giappone in un momento in cui tutto iul Paese è a rischio e dove la gente con grande dignità sta lottando per resistere al disastro e alla paura." Il Presidente della Provincia di Firenze, Andrea Barducci, interviene a sostegno della posizione assunta ieri da Susanna Camusso per la CGIL: "Per accelerare il loro rientro in Italia c’era bisogno di sollecitare il Governo Nazionale e tutti i soggetti coinvolti e la CGIL non si è tirata indietro ed ha portato un importante contributo per sbloccare la situazione.

Proprio per il vostro senso di responsabilità dimostrato, vorrei esprimerti tutta la mia solidarietà, anche a nome della giunta, per gli ingenerosi e gravi attacchi che sono stati fatti alla tua persona e alla tua organizzazione, da sempre impegnata nella tutela dei lavoratori". "Se l'assessore Giuliano da Empoli è dispiaciuto, noi siamo scandalizzati dalla sua presa di posizione nei confronti di Susanna Camusso". Così i consiglieri del Pd Stefania Collesei, Francesca Chiavacci, Massimo Fratini, Tea Albini, Andrea Pugliese riguardo alle dichiarazioni rilasciate ieri dall'assessore alla cultura sulla segretaria generale della Cgil Susanna Camusso.

"L'assessore è istruito - spiegano gli esponenti del partito democratico- ma non dimostra molta cultura e ancora una volta dimostra di non capire che in un clima drammatico come questo il suo intervento è inutile e dannoso anche per il ruolo che ricopre. In un momento come questo, dove l'amministrazione comunale è impegnata a risolvere il problema ci saremmo aspettati un atteggiamento dell'assessore teso ad abbassare i toni anziché gettare benzina sul fuoco. Qual'è il punto?

1) risolvere subito il problema di lavoratori bloccati nel mezzo di una catastrofe che rivendicano il diritto alla propria incolumità personale e non fanno sentire la loro voce per qualche aumento salariale ma perchè temono per la loro salute. 2) se c'è qualcuno contro cui lanciare gli strali è il governo e non il sindacato.

E' il Governo che non ha messo in atto le sue prerogative ed i suoi mezzi speciali: la protezione civile serve solamente per i mondiali di nuoto? 3) il Sindaco ha deciso solamente dopo incertezze il da farsi. Forse sottovalutando la situazione ma alla fine prendendo la decisione giusta: fare rientrare i lavoratori del Maggio e in questo sostituendosi al Governo.

Tutto il resto sono chiacchiere- concludono i consiglieri- . Il nostro disappunto nei confronti di Da Empoli. La nostra solidarietà e vicinanza ai lavoratori del Maggio". “Vedendo il duro attacco di alcuni consiglieri del PD nei confronti dell'assessore da Empoli ci domandiamo perché allora il gruppo non presenti una mozione di sfiducia nei confronti dell'assessore.

I consiglieri ‘censori’, invece di fare proclami, se non si riconoscono più nelle parole dell'assessore, lo sfiducino: hanno gli strumenti per farlo”. Questa la dichiarazione dei consiglieri del PdL Marco Stella, Stefano Alessandri e Mario Tenerani. “Questo non è il primo attacco che da Empoli subisce dai componenti della sua maggioranza, forse non gode più della fiducia del gruppo del PD? E ci domandiamo allora se gode ancora della fiducia del sindaco – hanno aggiunto i consiglieri –.

Ma non basta: i consiglieri del PD inoltre danno ragione ai molti che criticano l'atteggiamento avuto dal sindaco nell'affrontare la situazione, riconoscendo che molte sono state le sue incertezze nell’affrontare la situazione. Ci domandiamo se non solo da Empoli, ma tutta la giunta goda della fiducia del gruppo o se a questo punto non esista una vera e propria crisi tra giunta e gruppo PD. La verità è che dopo appena 1 anno e mezzo e varie critiche da parte dei consiglieri nei confronti di molti esponenti della giunta si è arrivati ad una vera crisi tra giunta e gruppo del PD in consiglio, conclamando l'esplosione dei rapporti”.

“Era palese che non potesse durare una situazione del genere: Renzi da solo al comando ha fatto senza il gruppo in consiglio fino ad oggi, come potrà fare ora a governare con questa crisi in atto?” hanno concluso Stella, Alessandri e Tenerani.

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